Scuola di volo per «Top gun» dei droni

Alla Meccatronica brevetti e studio di «ragni» volanti

di Nicola Guarnieri

Quando si parla di droni si pensa al futuro ma, in verità, siamo già ampiamente nel presente. La diffusione di questi «ragni» a pilotaggio remoto è mondiale e la passione per i robot da lanciare in cielo per riprendere ogni cosa è talmente contagiosa da aver indotto le autorità a correre ai ripari. Su tutte l'Unione Europea che dal prossimo aprile varerà nuove normative per regolare l'occupazione aerea di queste macchine volanti. Ecco allora la necessità di organizzare corsi professionali per evitare ingorghi e disastri. ll drone, comunque, rimane una risorsa economica ad ampio spettro. Anche perché mette insieme componenti, studi e ricerche scientifici e tecnologici che hanno prospettive di impiego, e di guadagno, elevate. Non solo, possono aiutare, e molto, nel campo della tutela ambientale e dei soccorsi.

Cosa c'entrano i droni con Rovereto? C'entrano eccome perché il «grosso» del business è legato alla meccatronica, proprio quel grande polo industriale e formativo che sta sorgendo a San Giorgio. Ed è qui, grazie a Trentino Sviluppo, che si è insediata una start up europea che, oltre ad essere già un'eccellenza fin dagli esordi, si prepara a diventare nei prossimi anni il punto di riferimento per la realizzazione dei droni e pure per la formazione dei nuovi piloti, quelli che lavoreranno in tutto il mondo con tanto di brevetto certificato Enac in tasca. Saranno, in parole povere, i «Top gun» della sicurezza e della ricerca senza però concedersi voli radenti su una portaerei o aver bisogno di lunghe piste per decollare e atterrare.

A puntare forte sulle tecnologie legate allo sviluppo di sistemi «Apr» (aerei a pilotaggio remoto, così si chiamano) è la «Cyberfed» di Gian Pietro Fedrigoni, ingegnere aeronautico ed ex dirigente di un colosso della meccatronica che si è reinventato alla causa. E che, grazie a preziose collaborazioni con Protezione civile di mezza Italia, Enel e università, ha piazzato la sede e il centro operativo della sua società in via Zeni. Luogo che, da fine mese, diventerà pure una delle prime scuole di volo del Paese con certificazioni dell'ente nazionale dell'aviazione civile valide in tutta Europa. Insomma, il futuro è già cominciato e con i decisi investimenti pubblici sulla meccatronica la città della Quercia si appresta a diventarne la capitale italiana.

«È per questo che ho scelto Rovereto. - spiega l'ingegner Fedrigoni - Qui c'è tutto per lanciare in grande stile questa sfida. Già adesso siamo in diversi a collaborare e a offrire servizi tramite droni. L'idea, però, è sviluppare nuove modalità di intervento e proporre, oltre all'assistenza e alla guida, anche la costruzione di queste macchine. Tra l'altro c'è grande attenzione anche da parte del direttore del Museo Civico Franco Finotti, appassionato di robotica». Eh già, perché i droni, di fatto, sono dei robot, di quelli che si ammiravano nei film di fanstascienza ma che adesso sono una splendida realtà. Al di là delle esplorazioni e dei monitoraggi - «consentono di rilevare sostanze inquinanti entrando nelle nubi tossiche» - questi «ragni» consentono di arrivare ovunque senza spostare uomini da terra. E, cosa non da poco, costano meno degli elicotteri.

Applicazioni più richieste? «Con l'Enel, per esempio, lavoriamo alla ricerca di guasti sulle linee più nascoste e innaccessibili e con la Protezione civile si opera sugli incendi e in caso di venti fransoi. C'è poi una collaborazione forte con l'Università di Trento: stiamo elaborando un progetto per gli interventi in caso di valanga, con il drone che raggiunge il fronte e individua la presenza di persone sotto la neve. In questo modo si possono mandare le squadre di soccorso direttamente sul posto guadagnando tempo prezioso».

Il pilotaggio remoto, però, ha bisogno di professionalità. «Per questo organizziamo corsi per imparare a pilotare e per ottenere il brevetto. Rovereto diventerà la sede di questa scuola che sfornerà piloti di droni, un lavoro buono per il futuro». La meccatronica, dunque, ha già le sue eccellenze e un futuro tracciato.

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