Mercatino record a Rovereto: 520 mila i visitatori

E già si guarda al futuro con l'obiettivo ampliamento

di Luisa Pizzini

Il mercatino di Natale ha portato a Rovereto tra il 21 novembre ed il 6 gennaio scorsi circa 520 mila visitatori. Il 30 per cento in più rispetto all’anno scorso, in termini di presenze. E il 20 per cento in più, sempre facendo riferimento all’edizione precedente, in termini di fatturato per i quasi cinquanta commercianti che lo hanno animato sia nella zona dedicata al cibo che nel resto del percorso dedicato all’artigianato che si snodava lungo via Roma.

Michele Adami, che per il primo anno ha gestito il Natale dei popoli nel ruolo di presidente del consorzio RoveretoInCentro, è restìo a parlare di numeri. Resta il fatto che quest’anno le casette di Natale hanno fatto registrare un nuovo record con il numero delle presenze che ha sfondato la soglia delle 500 mila persone. Con oltre 100 mila turisti (in questo caso il record rimane imbattuto: l’anno scorso furono 120 mila) molti dei quali arrivati in camper, che hanno scelto di visitare Rovereto (ed evidentemente anche altre zone del Trentino) durante il ponte dell’Immocolata.

Innanzitutto va detto che ha piovuto un solo giorno durante questi 46 giorni di mercatino di Natale» precisa Michele Adami. «E questo non è un fattore secondario per un’esposizione che è completamente all’aperto. Dai questionari distribuiti ai “mercatari”, e che stiamo ancora ultimando di raccogliere, emerge che il fatturato è aumentato in media del 20 per cento. Inoltre tra i primi dati analizzati fino ad ora possiamo dire che a fare la differenza quest’anno nell’aumento delle presenze sono stati soprattutto i turisti provenienti dal sud Italia». Gente che per forza di cose quindi ha programmato un soggiorno più lungo rispetto ai turisti di giornata, come quelli che arrivano dalle valli o dalle regioni limitrofe. «E comunque uno dei primi obiettivi in vista della prossima edizione sarà proprio ripartire da lì: dalla gente della val di Non piuttosto che dal Veneto e dalla Lombardia - anticipa Adami - dobbiamo convincerli a tornare da noi».

A tornare per visitare i mercatini, ma anche per allargare lo sguardo alla città e alle sue iniziative nel corso dell’anno. Il presidente di RoveretoInCentro lo ha già detto e lo ribadisce: «Uno dei grandi errori, imputabili a nessuno visto il cambio di amministrazione che ha caratterizzato il 2015, è stato non avere del materiale da distribuire ai turisti per pubblicizzare le iniziative della primavera, ad esempio. Per spingerli a tornare a Rovereto, perché quello che è piaciuto più di tutto a questa gente è la città». L’altro grande obiettivo a cui puntare già nel 2016 è l’ampliamento: «Ne parleremo con l’amministrazione perché è una scelta che va condivisa con loro, ma il nostro consorzio ha dieci anni di lavoro alle spalle ormai e può dire la sua in materia. Il mercatino per potersi autofinanziare deve essere più grande, deve arrivare ad 80 espositori (cibo compreso) e credo che qualcuno degli storici debba fare un passo indietro per lasciare spazio ai nuovi. Al mercatino serve aria nuova».

Aria nuova, spazi nuovi. Quello a cui Adami non vuole rinunciare è la qualità, che spiega d’aver concretizzato con la scelta dei prodotti locali, ad esempio. «Vallarsa e Val di Gresta con i loro prodotti hanno rappresentato il valore aggiunto. Ora lavoreremo per fare in modo che tutto quello che viene offerto sia fresco al mercatino, eliminando il preconfezionato. Saremo i primi a farlo alzando ancora una volta l’asticella della qualità».

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