Sempre meno incendi ma sempre più volontari

Rovereto festeggia i pompieri. Ma è silenzio sul loro futuro...

di Luisa Pizzini

«Rovereto è una città più sicura». Il comandante del corpo dei vigili del fuoco volontari di Rovereto, Luca Minatti, legge questo nei dati che ha raccolto per raccontare un altro anno d’attività al servizio della città. Ne sono la prova il calo complessivo degli interventi rispetto al 2014 (il 12,5%) ma anche i rari incendi boschivi (sul territorio c’è da registrare solo quello al Moietto) e di altra origine. Le emergenze sempre meno frequenti anche in zona industriale e per quanto riguarda gli incidenti stradali, ad eccezione dei mesi di maggio e giugno che hanno visto protagonisti soprattutto i mezzi pesanti.


SEMPRE PIU' SERVIZI TECNICI

Se proprio c’è da trovare un difetto ai roveretani forse è quello d’essere un po’ distratti. La maggior parte delle volte in cui i volontari sono usciti dalla caserma di via Abetone è stato per un intervento di tipo «tecnico». I casi sono davvero vari, ma tra le cause principali c’è la richiesta d’aiuto per «apertura porta» magari perché si sono dimenticate le chiavi dentro l’appartamento. E poi si va dall’allagamento in casa all’ascensore bloccato, dai nidi di vespa in posti difficili da raggiungere alle chiavi finite nella tromba dell’ascensore.


 I NUMERI DEL 2015

Gli interventi quest'anno sono stati 1.020. Il 12,5% in meno del 2014. Soltanto 18 le uscite per incendi, soprattutto per auto e tetti in fiamme. Oltre la metà in supporto ai corpi fuori dal comune. Di rilevo sul territorio soltanto l'incendio boschivo al Moietto. Incidenti stradali con mezzi pesanti concentrati nei mesi di maggio e giugno. Attualmente i volontari sono 63, nel 2016 però quelli opeartivi diventeranno 74.

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 PREVENZIONE E NUOVE LEVE

A parte le note di colore va detto che il calo delle emergenze in città è sicuramente legato anche ad un ottimo lavoro di prevenzione curato dagli stessi pompieri e messo in pratica dai roveretani. E proprio la formazione (con una serie di corsi abilitanti con certificazione) è stata uno dei temi principali di quest’annata in cui sono stati 63 i volontari dei vigili del fuoco che hanno garantito il servizio durante le notti e nelle giornate di domenica. Con il 2016 saranno 74, perchè continua l’«arruolamento» delle nuove leve che nell’ultimo lustro hanno portato ad una crescita esponenziale dei volontari. Insomma, tornano ad esserci i numeri per «riappropriarsi» della caserma, che attualmente di giorno è in mano ad una squadra di vigili del corpo permanente di Trento. Ma su quel fronte tutto tace. Domenica scorsa, in occasione dei festeggiamenti per Santa Barbara, la patrona dei pompieri, non se ne è fatto cenno nonostante in caserma ci fossero il sindaco Francesco Valduga e tutte le autorità che ruotano attorno al servizio antincendi. Anche il comandante MinaTti preferisce non toccare l’argomento e concentrarsi sull’attività dei volontari che coordina.


DUE PREMIATI E UN NUOVO CAPO PLOTONE

Due di loro durante la festa sono stati premiati per l’impegno all’interno del corpo dei volontari roveretani. Si tratta di Marco Simonetti e Gianni Marchelli, in servizio rispettivamente da 15 e 25 anni. Inoltre è stato affidato il compito di capo plotone a Pasquale Mastria. C’erano anche i vigili del fuoco di Forchheim, la città bavarese gemellata con Rovereto. Assieme a loro ed assieme ai volontari della Croce rossa di Rovereto, i volontari hanno proposto una manovra che ha tenuto con il fiato sospeso le oltre duecento persone che hanno partecipato all’evento. Tanti roveretani e, come sempre, una miriade di bambini hanno fatto da contorno infatti alla festa. Perché la domenica con la caserma «a porte aperte» è sempre l’occasione per conoscere da vicino l’attività dei pompieri e per dare un’iniezione di entusiasmo a tutti quelli che mettono il loro tempo, la loro professionalità ed il loro altruismo al servizio della comunità.

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UNA CASERMA NUOVA?

È proprio di questi giorni anche l’interrogazione del consigliere provinciale delle Civica trentina, Claudio Civettini, che chiede al presidente del Consiglio provinciale di «verificare con le autorità competenti lo “stato di salute” dell’attuale palazzina che ospita la caserma dei vigili del fuoco di Rovereto e trarne le dovute conseguenze, quantificando i fondi necessari per un riadattamento strutturale alle sempre più elevate esigenze tecniche».

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