Erbicida vietato nei parchi Rovereto primo in Trentino

Lo ha deciso in Consiglio Comunale

Le aree verdi di Rovereto saranno in futuro un po’ più verdi: con la seduta del Consiglio comunale dell’altro ieri è stata infatti presa un’importante decisione, quella di vietare l’uso del glifosato e di prodotti contenenti glifosato su tutte le aree pubbliche e da parte delle strutture pubbliche, ovvero Comune, società e associazioni, istituti di ricerca che operano sul territorio comunale. L’uso del glifosato è stato anche vietato su tutte le aree private confinanti con quelle pubbliche. Il glifosato è un potente erbicida, in grado di sterminare ogni tipo di vegetale. Ci vogliono circa 5 ore perché sia assorbito e poi la pianta muore dopo dodici  giorni. Questo composto fa morire la pianta di fame e intacca tutto, dalle foglie alle radici. La mozione per vietare l’uso di questo diserbante era stata presentata dal Movimento 5 stelle e Rovereto è il primo comune in Trentino a vietare il glifosato.

«Il divieto di utilizzo di questo prodotto - spiega il consigliere comunale 5stelle Paolo Vergnano - venduto con il nome commerciale Roundup e a suo tempo brevettato dalla multinazionale Monsanto, rappresenta un passo importantissimo per la tutela della salute dei roveretani. Principio attivo primo per utilizzo nel mondo nella produzione di diserbanti, sul glifosato pendono accuse preoccupanti: molti istituti di ricerca, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), hanno evidenziato i gravi danni alla salute causati dal glifosato, che è alla base di diverse malattie renali e che è stato classificato come “probabilmente cancerogeno per l’essere umano”».

Nonostante sia l’erbicida più diffuso al mondo, anche perché è quello che meglio funziona con le piante geneticamente modificate, sul glifosato pendono gravi accuse, che parlano di malformazioni e alterazioni genetiche sugli animali. «In Germania  - riprende Vergnano - ne è stata rilevata la presenza nelle urine della popolazione e persino nel latte materno. Per questo, diversi Paesi europei ne hanno da tempo vietato l’utilizzo, mentre alcune aziende tedesche e svizzere hanno deciso di non vendere più prodotti che lo contengono».  Rovereto è il primo comune del Trentino ad aver bandito l’uso del glifosato dalle aree pubbliche. «Ora  - conclude Vergnano - occorrono gli approfondimenti normativi per poterne vietare l’uso anche da parte dei privati e la vendita sul territorio comunale, ma intanto il segnale politico è stato fortissimo. Anche in provincia di Bolzano grazie all’intervento del Movimento 5 Stelle il glifosato è stato vietato. Aspettiamo, quindi, fiduciosi che anche il Consiglio provinciale di Trento, dove il consigliere Filippo Degasperi ha da tempo depositato un’analoga mozione, vieti l’uso del glifosato. La salute dei cittadini non è negoziabile».

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