A colpi di fionda contro il loro vicino

D’accordo, meglio giocare con una cara e vecchia fionda come si faceva un tempo piuttosto che rammollirsi il cervello smanettando col cellulare o davanti ad un videogioco. Ma come in tutte le cose, c’è un limite a tutto. Soprattutto quando ne va di mezzo la libertà, la sicurezza e la proprietà altrui. E se il caldo non ti fa dormire, forse è meglio trovare un altro modo per passare il tempo che prendere di mira le finestre di un vicino e trasformarle in un bersaglio. Esattamente quello che hanno fatto, sbagliando e finendo nei guai, due ragazzi roveretani la notte scorsa nella zona di Borgo Sacco. I carabinieri li hanno rintracciati in poco tempo, loro hanno confessato senza evitare però la giusta denuncia per «danneggiamento aggravato in concorso».
 
Il fatto è avvenuto tra l’una e le due della notte scorsa. Un residente della zona chiama il 112 e chiedo l’intervento dei militari dell’Arma perché alcuni ragazzi si stanno divertendo a prendere di mira le finestre del suo appartamento scagliando a colpi di fionda alcune biglie di plastica. In pochi minuti la pattuglia del Radiomobile arriva sul posto e dopo aver verificato gli effettivi danni a finestre e tapparelle dell’abitazione, mette a verbale la dichiarazione della vittima e si reca nell’appartamento dello stabile di fronte dal quale, a detta dell’uomo, arrivavano i colpi in questione. Qui trovano un gruppetto di giovani che evidentemente non hanno sonno e non sanno come ammazzare il tempo. Due di loro, rispettivamente di 25 e 28 anni, prima negano ma poi alla fine sono costretti ad ammettere che i protagonisti della «bravata» sono proprio loro. E consegnano ai militari la fionda. Caso risolto. Restano i danni (non da poco) a finestre e tapparelle del vicino e la denuncia a piede libero a carico dei due giovani per «danneggiamento aggravato in concorso».

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