Gli ex nonni vigile sorveglieranno i giardini

Succederà a Rovereto. Da venerdì a domenica e nei giorni festivi, fino a fine settembre, custodi fissi dalle 10 di mattina alle 8 di sera

di Nicola Guarnieri - NO

Un tempo si chiamavano «nonni vigile» ma adesso, vuoi per la crisi ma pure per una società che è cambiata anche da un punto di vista etico, di nonno hanno ben poco. I nuovi addetti alla custodia urbana di Rovereto, soprattutto davanti alle scuole, sono infatti ben lungi dall'avere l'aspetto di Babbo Natale ma pure l'accento tipicamente trentino. Davanti agli istituti della città, dunque, non abbiamo più i simpatici vecchini magari un po' pasciuti che sorridono ai bimbi al suono della campanella e che li aiutano ad attraversare la strada ma vigilanti un po' più giovani (anche se non di molto, visto che hanno comunque 50 anni) e dall'aspetto più internazionale. Esattamente com'è la comunità lagarina in questo terzo millennio.

In questo servizio, pagato poco ma è pur sempre un'entrata, richiesto dal Comune, non ci sono più, dunque, i pensionati ma i lavoratori iscritti nelle liste dell'Intervento 19, l'ex Azione 10 sostenuto dall'Agenzia del Lavoro. E l'incarico è retribuito con un voucher del valore di 10 euro per ogni ora di prestazione e si tratta di due turni di mezz'ora al giorno (entrata e uscita da scuola). Il valore netto, dunque, è di 7,50 euro. La scelta di «ripensionare» i nonni vigile è della stessa giunta che ha deciso di «puntare su un progetto innovativo teso a favorire le fasce più deboli della popolazione, maggiormente soggette al processo di emarginazione dal mercato del lavoro promuovendo una soluzione concreta a sostegno dell'occupazione». 

Finita la scuola, però, questi vigilantes dovranno presidiare i giardini maggiori dell'urbe. Si tratta, per ora, di una sperimentazione di «custodia urbana» dentro e fuori i tre grandi parchi pubblici cittadini nelle giornate di sabato, domenica e festività varie con orario 10-20 fino a fine settembre. Il servizio riguarda i giardini Italia (a parco Alla Pista) di via Dante, il parco Santa Maria al piazzale omonimo accanto all'ospedale e i giardini Milano (o parco Perlasca) di corso Bettini. Agli sceriffi dei polmoni verdi si applicano i contratti di lavoro occasionale di tipo accessorio che prevedono, come detto, l'utilizzo dei voucher. Questi tagliandi, oltre alla retribuzione, coprono anche i contributi previdenziali versati all'Inps e l'assicurazione contro gli infortuni. 

La spesa per palazzo Pretorio, in tutto, dovrebbe aggirarsi sui 15 mila euro e se l'esperienza sarà positiva - specie nei parchi, aree che molti cittadini accusano di essere disagiate e in mano a balordi, tossici e delinquenti - anche il prossimo anno sarà assicurata la vigilanza. 

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