Minuto di silenzio per i morti, Lega e Fratelli d'Italia se ne vanno

Il dramma che si è consumato nel Mediterraneo ha varcato i confini dell'aula del consiglio comunale di Rovereto. A sollevare la questione è stato il leghista Viliam Angeli che, quando il sindaco Andrea Miorandi ha proposto un minuto di silenzio per ricordare i morti vittime della disperata traversata via mare conclusasi tragicamente nel Canale di Sicilia, ha abbandonato l'aula assieme alla collega di partito Mara Dalzocchio e a Piergiorgio Plotegher di Fratelli d'Italia

Il dramma che si è consumato nel Mediterraneo, con una strage di profughi partiti dal Nord Africa e diretti sulle coste italiane, ha varcato i confini dell'aula del consiglio comunale a palazzo Pretorio. A sollevare la questione è stato il leghista Viliam Angeli che, quando il sindaco Andrea Miorandi ha proposto un minuto di silenzio per ricordare i morti vittime della disperata traversata via mare conclusasi tragicamente nel Canale di Sicilia, ha abbandonato l'aula assieme alla collega di partito Mara Dalzocchio e a Piergiorgio Plotegher di Fratelli d'Italia.


«Mi sembrava doveroso il minuto di silenzio durante i lavori del consiglio comunale - spiega il sindaco Andrea Miorandi - L'ho deciso perché mi sembrava un preciso dovere istituzionale, come sindaco ma soprattutto come sindaco della città della Pace. E mi rammarica il gesto del centrodestra perché non può esserci davanti alla strage una polemica. Da vivi possiamo essere tutti diversi ma da morti siamo tutti uguali. Tra l'altro non è il numero delle vittime, poteva essere anche una sola. Ma da città della Pace era importante lanciare un segnale anche piccolo all'Europa. A Rovereto abbiamo premiato il sindaco di Lampedusa, abbiamo costruito legami veri. Il minimo era testimoniare con un minuto di silenzio. Ognuno la può pensare come vuole, io mi sono sentito di fare la mia parte da sindaco di una città della Repubblica italiana e da sindaco della città della Pace».


Willy Angeli, però, a passare per un cinico senza cuore non ci sta proprio. E spiega così la sua scelta in consiglio comunale, condivisa dalla Lega Nord e da Fratelli d'Italia: «Noi siamo usciti dall'aula durante il minuto di silenzio non certo per protestare contro questi mori, ci mancherebbe altro, ma contro l'ipocrisia di fare un minuto di silenzio quando non c'è una politica adeguata sull'immigrazione. La politica del governo è scellerata: disperati che arrivano qui per colpa del governo romano. Dobbiamo aiutarli a casa loro per evitare proprio queste tragedie. Ci dispiace per quei poveri cristi ma non vogliamo essere complici di un governo che aiuta gli scafisti e delle cooperative che quando arrivano qui i disperati ci marciano sopra. Perché c'è dietro un business e noi nonvogliamo esserne complici».

comments powered by Disqus