Toro allo spiedo, animalisti furiosi

Si è alzata la bufera sul carnevale di Volano. E tutto per il toro allo spiedo, che infiamma gli animalisti sul web. Il carnevale sì, quello dei carri, quello che in passato era diventato momento di curiosità per l'intera Vallagarina, perché sbeffeggiava politici e costumi locali. Da qualche tempo i carri (quest'anno otto a cui si aggiungonoi quattro gruppi mascherati) sono più concentrati su quel che piace ai più piccoli, ma colori e abilità costruttiva restano intatti. Spesso sono piccoli capolavori.

Eppure non è per questo che tutt'Italia sta parlano della festa di oggi a Volano. Ad infiammare gli animi c'è il toro allo spiedo. Perché, come per altro accade da dieci anni, tra le proposte culinarie dell'evento c'è anche il toro allo spiedo. Ma quest'anno la notizia si è sparsa e sul web si sono mossi gli animalisti, che hanno letteralmente inondato di mail il comitato, gli organi d'informazione e l'amministrazione comunale. Tutte dello stesso tenore, le mail: «Non si può festeggiare ostentando in piazza il cadavere di un povero animale, mentre viene cotto per 24 ore, come se la morte e la sopraffazione dei più deboli fossero un'attrazione o un divertimento. In particolare per il fatto che il carnevale è dedicato ai ragazzi, questo è un pessimo messaggio da far passare».

Non è una mail, è una valanga, come solo all'epoca di Daniza si era vista. Ovvio che a Volano siano rimasti sorpresi. Anche perché non c'è nessun cadavere in bella mostra, ovviamente: «Il vitellone, tra l'altro allevato e macellato in Trentino, è in una casetta chiusa, perché deve rimanere in temperatura - spiega Maura Pozza, del comitato carnevale - noi siamo andati ad acquistaro in macelleria, come farebbe qualsiasi massaia. Solo che anziché tre etti ne abbiamo presi due quintali. Tutto qui». Il comitato non teme l'incursione di qualche animalista: «Abbiamo le carte in regola», ripetono. Ma in municipio qualcuno già si sta organizzando: «È stato uno scrupolo, ma io ho avvisato le forze dell'ordine - spiega il sindaco Francesco Mattè - quel che posso dire è che la protesta è legittima, ma altrettanto legittimo è mangiare carne. Chi non apprezza può scegliere altro, ci sono altre proposte offerte dal comitato».

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