Lotta dura alle slot machine, stop anche in bar ed edicole

In principio erano solo le sale giochi. Ora anche per gli altri esercizi commerciali, dalle tabaccherie ai bar, dalle edicole ai ristoranti, sarà impossibile installare nuove slot-machine o comunque macchinette che prevedono vincite in denaro. Forse non sarà solo con le misure repressive che si riuscirà a vincere la lotta alla «ludopatia» ma di certo il Comune di Rovereto alza l'asticella dell'attenzione e di tutte le misure possibili per cercare quantomeno di contrastare e non favorire una delle «piaghe» sociali del nuovo Millennio.


Proprio martedì la giunta Miorandi (e in particolare l'assessore al commercio Giuseppe Bertolini, sempre che riesca a rientrare in Italia da alcuni impegni di lavoro all'estero) porterà all'esame e al voto del consiglio la modifica delle precedente delibera che definiva «i criteri di insediamento di apparecchi di intrattenimento con vincita in denaro». Un regolamento che conferma i punti forti della delibera precedente (una delle primissime in Trentino su questa materia), a cominciare dalla distanza di 300 metri dai cosiddetti «luoghi sensibili» ma, e questa è la novità peraltro annunciata da tempo, estende obblighi e limitazioni a tutti gli esercizi commerciali: dai bar ai ristoranti, dalle tabaccherie alle edicole, sino ad oggi di fatto «terra di nessuno». Non si va toccare comunque lo status-quo, nel senso che la situazione verrà cristallizzata al momento dell'adozione della delibera. E i diritti acquisiti non si toccano. A Rovereto le slot esistenti sono 350 di cui 294 mew-slot e 56 video lottery con una media di 1,5 apparecchi per esercizio commerciale. Gli esercizi controllati dalla Polizia Locale fino al 22 ottobre scorso sono stati 234.


Nel passaggio in aula di martedì non si fa però riferimenti concreti, almeno per ora, a possibili agevolazioni per quegli esercenti che hanno deciso di non avere slot e video-lottery: «Sarebbe auspicabile, come logica vorrebbe, che chi dismette o non inserisce strutture di questo tipo possa usufruire di alcune agevolazioni tributarie - afferma Bertolini - È corretto verso chi si impegna in tal senso e dà una mano anche all'amministrazione comunale. Ci stiamo lavorando, magari in accordo con il Comune di Trento che ha già assunto alcune decisioni in tal senso». Nel capoluogo già l'anno scorso l'amministrazione ha previsto, e confermato quest'anno, uno sconto sulla tariffa rifiuti con un'agevolazione pari al 50% della parte fissa della tariffa.

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