Chiude Rexel Elettroforniture, a casa dodici dipendenti

di Fabrizio Franchi

Un altro dramma della crisi economica a Rovereto. Oggi sarà l'ultimo giorno di lavoro per dodici dipendenti della Rexel Elettroforniture. Uno storico negozio nato in viale Vittoria, e oggi in via Benacense II, punto di riferimento di tutta la Vallagarina. Nel 2011 ci fu una completa ristrutturazione e fu praticamente inaugurato nella nuova veste, in una data «cabalistica» l'11 novembre del 2011, alla presenza dell'amministratore Massimo Ferri e dell'assessore provinciale Alessandro Olivi che fu invitato a tagliare il nastro.

Il negozio all'ingrosso, che fa parte di una multinazionale, vende materiale elettrico civile e industriale ed è conosciuto dai più anziani fin dal 1978 con il nome di Efir snc. Insomma, per dodici lavoratori sarà un Natale molto amaro. Eppure l'azienda roveretana, pur colpita dalla crisi, funziona. Nei momenti d'oro è arrivata a fatturare anche 12 milioni di euro, anche se oggi c'è stato un brusco ridimensionamento che ha visto calare il fatturato a 4 milioni di euro.

La vita dell'azienda è stata movimentata, perché nel 1986 Villa Venturini di Brescia acquisì il negozio roveretano che l'anno dopo cambiò nome operando come Elfin spa. Nel 1988 ci fu dunque il trasferimento in Via Benacense II, al numero 79 dove ha operato ininterrottamente fino ad oggi su oltre 2000 metri quadri di negozio fino a oggi. Nel 2001 ci fu il cambio di nome in Rexel, una società che è addirittura quotata alla Borsa di Parigi.

La Rexel è una multinazionale francese che opera in 39 Paesi diversi e quello di Rovereto era l'unico punto vendita di tutto il Triveneto, anche se nel resto d'Italia ci sono oltre venti punti vendita tra la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Lazio. A uccidere il punto vendita è stata soprattutto la crisi dell'edilizia: meno case costruite e meno impianti elettrici, ovviamente. Il gruppo francese ha così deciso di uscire dal mercato regionale, ma pure di rivedere le strategie complessive nelle altre regioni con la ristrutturazione pesante di altri negozi.

Che la mannaia della crisi potesse arrivare anche sui dipendenti roveretani era nell'aria. Ma il metodo non è piaciuto molto ai lavoratori del negozio che si trova di fronte alla Lidl roveretana. In 12, tra i dipendenti di Rovereto hanno ricevuto all'inizio di questa settimana la lettera di licenziamento, senza tanti giri di parole e quasi con un tono di fastidio espresso dalla direzione. E loro termineranno formalmente il 24 dicembre l'attività lavorativa. Ma il negozio chiude di fatto oggi. Invece altre 12 persone saranno inserite nelle liste di mobilità, con molta angoscia su quale sarà il loro futuro e delle loro famiglie.

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