Miss Italia sbarca al Mart, subito caos

La polemica su Miss Italia, scoppiata a Roma, si trasferisce a Rovereto. Contro la sfilata per «Miss Sportiva Trentino Alto Adige» prevista sotto la cupola del Mart, è partita una raccolta di firme. E per protesta si è dimessa la vicepresidente dell'Agenzia dello Sport, Marta Baldessarini: «Tradita la missione dell'Agenzia»

di Matthias Pfaender

BaldessariniROVERETO - La querelle su Miss Italia, epurata degli schermi Rai con il plauso della presidente della Camera Laura Boldrini, sbarca in pompa magna a Rovereto dove alla kermesse «politicamente scorretta» è stata riservata domani sera la piazza del Mart. Per iniziativa del Comune, tramite Agenzia dello Sport, le miss sfileranno sorridendo sotto la cupola di Botta. In palio la fascia di «Miss Sportiva Trentino Alto Adige». Un titolo non troppo prestigioso in sé, ma prezioso agli occhi delle aspiranti miss, visto che rappresenta un biglietto diretto per la semifinale nazionale. Ma quello che ogni anno, pur con crescente disinteresse degli italiani visti i dati di ascolto, passava per inoffensivo tra giornali e tv è ora, dopo l'uscita della Boldrini, uno spettacolo non rispettoso della dignità delle ragazze, che «debbono poter andare in tv senza sfilare con un numero. Hanno altri talenti». Doveroso ricordare che l'elezione della miss sportiva, l'anno scorso, celebrata a Lizzana, non aveva suscitato polemiche di sorta. In un anno può cambiare tutto.
L'idea di prendere posizione contro la serata «Miss Italia» è nata all'interno del Pd cittadino, per poi allargarsi in forma apartitica alla città. «Abbiamo considerato - spiega Rachele Lorandi, direttivo piddino - che legare l'iniziativa al partito avrebbe in qualche modo frenato le adesioni». Da qui una raccolta firme ad una lettera aperta slegata dall'appartenenza politica, realizzata nel corso di un solo pomeriggio ma non per questo non partecipata. Pensionate, politiche, amministratrici, imprenditrici, studentesse, consigliere comunali. Queste le oltre 60 donne che hanno sottoscritto un documento duro nei confronti del Comune e nello specifico dell'assessore allo Sport Franco Frisinghelli (presidente dell'Agenzia dello Sport), che se dal canto suo si aspettava i complimenti per aver portato in città un evento da 5mila turisti paganti, cui il concorso «è solo un'appendice serale», si ritrova ora tra le mani una «bomba» politica difficile da disinnescare. Alla lettera aperta ricevuta ieri si aggiunge infatti quella protocollata in busta chiusa che arriverà sulla sua scrivania nei prossimi giorni. Dentro, le dimissioni dalla vicepresidenza dell'Agenzia dell'assessore alle Pari opportunità, Cultura e Sport della Comunità della Vallagarina Marta Baldessarini (in foto).

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