Rovereto, una città a misura di carrozzina

La città è finalmente «sbarrierata», a misura di chi è costretto a spostarsi in sedia a rotelle ma anche di chi deve spingere carrozzine e passeggini e, fino ad oggi, è stato obbligato a una sorta di corsa ostacoli per poter raggiungere un marciapiede ma anche un edificio pubblico, un teatro, un luogo di svago, un negozio. Insomma, muoversi con un handicap, in un centro urbano italiano, è troppo spesso un'avventura che in pochi vorrebbero vivere

di Nicola Guarnieri - NO

La città è finalmente «sbarrierata», a misura di chi è costretto a spostarsi in sedia a rotelle ma anche di chi deve spingere carrozzine e passeggini e, fino ad oggi, è stato obbligato a una sorta di corsa ostacoli per poter raggiungere un marciapiede ma anche un edificio pubblico, un teatro, un luogo di svago, un negozio. Insomma, muoversi con un handicap, in un centro urbano italiano, è troppo spesso un'avventura che in pochi vorrebbero vivere.
Rovereto, come detto, non è più così, visto che il Comune ha tenuto fede alla promessa formulata la scorsa estate di liberare l'urbe dalle barriere architettoniche. Ed è quello che ha fatto.
I lavori, costati circa 100mila euro, sono stati ultimati giusto qualche giorno fa, in tempo per una primavera (se il meteo concederà una tregua) da poter vivere passeggiando, ancorché su ruote, per la città della Quercia.
L'intervento, tra l'altro, ha pure una grande rilevanza turistica. Troppo spesso, infatti, i disabili vengono considerati un problema piuttosto che una risorsa. Grave errore, specie per chi è convinto che, in Trentino, la prima fonte di reddito sia proprio il turismo.
I dati, non a caso, fotografano ben altra realtà: i turisti in carrozzina, specie a Rovereto, sono in continuo aumento. Per questo il Comune ha deciso di offrire servizi dedicati e, soprattutto, la possibilità di capire come spostarsi e come accedere ai luoghi pubblici ma anche privati. E il messaggio non è indirizzato solo ai portatori di handicap ma anche alle famiglie con bambini piccoli, e dunque che si spostano con passeggini o altro, e pure anziani con difficoltà di deambulazione.
Per conoscere i luoghi sbarrierati e le difficoltà di spostamento in quelli che presentano ostacoli è stata tracciata una mappa della città. I punti monitorati sono stati 300 e vanno dal municipio in piazza del Podestà alla Campana dei Caduti sul Colle di Miravalle, dalle scuole di ogni ordine e grado all'università, dalla biblioteca civica di corso Bettini alle Poste, dagli uffici comunali dislocati sul territorio agli impianti sportivi.
«Come amministrazione comunale abbiamo deciso di potenziare l'accessibilità per le persone diversamente abili a tutti gli edifici pubblici, ai luoghi di culto e di cultura, di svago e spettacolo, agli impianti sportivi, agli esercizi pubblici ed ai trasporti pubblici. La nostra idea di città a misura d'uomo non poteva prescindere da questo intervento».
In pochi mesi, dunque, finalmente ci si è liberati di un peso non indifferente grazie all'abbattimento delle barriere architettoniche della viabilità pedonale cittadina.
Insomma, anche chi è costretto a girare con la sedia a rotelle d'ora in avanti non correrà più il rischio di essere travolto da una macchina e, soprattutto, potrà salire e scendere dai marciapiedi senza essere costretto a chiedere aiuto ai passanti, come è giusto e doveroso che sia in una città che si picca di essere civile e, appunto, a misura d'uomo. Tanto più che, al di là dei residenti, come detto sono sempre di più i disabili che raggiungono Rovereto per una visita turistica e che sperano di imbattersi in un centro accessibile a tutti, con musei e locali finalmente aperti anche a chi è disabile.
Nello specifico, i lavori sono stati suddivisi in due zone: Nord (con la sistemazione delle via Azzolini, Cittadella, Bonporti, Baratieri, Indipendenza, Monte Corno, Mascagni e Driopozzo) e Centro-Sud (vie Cavour, Dante, Carducci, Flaim, Saibanti, S. Maria e Lungoleno sinistro).

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