Viabilità / Malumori

Arco, inarrestabili le proteste sui nuovi dissuasori: arriva anche il primo incidente

Siamo andati a verificare la dinamica del traffico nell’orario di uscita da scuola in via Capitelli, agevolata dalla Polizia locale. Lo scorso venerdì una Ford «Ka» è finita contro l’aiuola posta in carreggiata (pinch point): fortunatamente non vi sono stati feriti

LA POLEMICA Guerra ai nuovi pinch point con una raccolta di firme 
IL CASO Solo sei "pinch point", stop agli altri otto previsti

di Roberto Vivaldelli

ARCO. La presenza degli agenti della Polizia Locale - quando ci sono - permette al traffico veicolare di scorrere senza troppi intoppi, ma le criticità sull'asse viario che da via Capitelli porta all'ospedale e al romarzollese rimangono. Dopo le svariate segnalazioni da parte della cittadinanza che contestavano la presenza dei «pinch point» (le aiuolette a forma di mezzaluna pensate per non consentire il transito veicolare su entrambi i sensi di marcia) nel pomeriggio di venerdì 12 gennaio, all'ora di punta - verso le 16.10, quando escono da scuola gli studenti delle scuole primarie - ci siamo recati sul posto per verificare la situazione.

Le aiuole spartitraffico sono state oggetto anche di una recente riunione del comitato di partecipazione di Arco centro in cui molti cittadini hanno espresso perplessità. «L'altro giorno - ci racconta un automobilista - ho dovuto fare una retromarcia di svariati metri perché mi sono trovato davanti un autobus. Io e altre tre auto abbiamo dovuto fare lo stesso. Questi "pinch point" creano problemi non solo alle auto, ma soprattutto agli autobus che devono transitare. Io faccio questa strada tutti i giorni e si creano situazioni di pericolo, mi chiedo se chi le ha realizzate ha pensato anche al passaggio dei bus e a cosa comporta».

I commenti degli altri automobilisti sono tutti dello stesso tenore. «Nell'ora di punta c'è sempre un bel caos - spiegano - dove è la sicurezza?». Anche sui social impazzano le polemiche nei confronti delle aiuolette introdotte come prima misura del «Pums», il piano urbano della mobilità sostenibile - votato dalla maggioranza - che prevede una serie di interventi «a step». «Caro sindaco, la invito a venire dalle 16.10 alle 16.30 in via Capitelli all'altezza delle strisce pedonali all'uscita della scuola primaria» ha scritto un arcense nei giorni scorsi, in un post che ha alimentato ulteriori polemiche nei confronti dei "pinch points".

Invito che è stato raccolto dal primo cittadino che ha promesso di effettuare un sopralluogo in via Capitelli in compagnia dell'assessore Gabriele Andreasi. «Io ero dietro a un autobus l'altro giorno in quello stesso orario. Praticamente affinché l'autobus riuscisse ad aggirare l'ostacolo, ha dovuto attendere che dall'altra non arrivasse nessuno. Morale della favola, colonna infinita» ha raccontato. Un altro automobilista arcene nota: «Secondo l'amministrazione questi "pinch point" sono stati realizzati in questo modo (in mezzo alla corsia di marcia) per rallentare il traffico delle auto che sono obbligate a fare uno slalom anche a vantaggio della circolazione delle biciclette, le quali hanno la strada dritta passando tra il marciapiede e l'aiuola. Ma la segnaletica verticale non prevale su quella orizzontale».

Nel frattempo, la petizione online promossa dal centro-destra autonomista per chiedere l'eliminazione dei "pinch point" ha raggiunto le 1.938 firme (dato di giovedì 18 gennaio alle 11.30). Come spiegato dall'assessore Andreasi, per ora quelle realizzate in via Capitelli rimangono al loro posto, mentre si verificherà se realizzare le altre 8 aiuole. Mentre venerdì sera si è registrato un incidente che ha visto coinvolta una Ford «Ka» al "pinch point" di via Capitelli, per fortuna senza feriti.

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