Alto Garda / Il nodo

Affitti turistici, alleanza Comuni-Apt: un coro di richieste per una migliore regolamentazione

Una task force per elaborare e presentare alla giunta provinciale nuove proposte in termini di rnorme del settore «affitti turistici»: il problema ha due facce: una sociale sul bisogno di una casa stabile e una economica sulla qualità del turismo. Il presidente dell'Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti: «Sono i nostri stessi iscritti e le categorie che ce lo chiedono»

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di Paolo Liserre

ALTO GARDA. Una task force per elaborare e presentare alla giunta provinciale che verrà nuove proposte in termini di regolamentazione del settore «affitti turistici». Perché il problema ha due facce: una sociale oramai (ed è quella che forse preoccupa maggiormente) e una economica e di qualità del turismo, la locomotiva del settore produttivo altogardesano.

«Sono i nostri stessi iscritti e le categorie che ce lo chiedono» sottolinea il presidente dell'Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti. La proposta e la decisione di attivare un tavolo di lavoro è scaturita dall'ultima riunione della «conferenza del turismo Alto Garda e Ledro» svoltasi nei giorni scorsi. Al tavolo siederanno lo stesso presidente dell'Apt Rigatti, il sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi, il primo cittadino di Tenno Giuliano Marocchi, l'assessore di Riva Lorenzo Pozzer, il presidente della Comunità di Valle nonché sindaco di Dro Claudio Mimiola e l'ex direttore della società «Gestel srl» Alberto Bonisolli.

«Negli incontri che stiamo facendo con tutti gli operatori del territorio la richiesta unanime è quella di regolamentare questo settore - afferma Rigatti - Bisogna intervenire per far emergere il sommerso, sostenendo chi lavora con serietà e trasparenza e al tempo stesso colpendo chi invece non rispetta le regole. C'è una volontà anche da parte delle amministrazioni comunali di diventare protagoniste di questo processo e per questo abbiamo deciso di unire le forze dando vita a questo tavolo di lavoro che dovrà produrre alcune proposte concrete. Perché abbiamo bisogno che la Provincia dia ai territori gli strumenti adeguati per affrontare questa emergenza. Di certo dalla prossima stagione verrà messa in campo una campagna di controlli più serrati».

Già all'inizio di giugno in verità, ben prima quindi delle elezioni, il Comune di Riva e la stessa azienda di promozione turistica avevano avanzato alcune proposte operative. A cominciare proprio da una maggiore autonomia decisionale lasciata ai Comuni per mettere un tetto massimo alle licenze turistiche.

Proseguendo poi con agevolazioni tributarie a chi decide di passare dal turistico al residenziale e viceversa appesantendo la tassazione (Imis e rifiuti in primis) a chi si butta sul turistico. Mancavano più di quattro mesi all'appuntamento elettorale ma dal precedente governo provinciale (sempre a trazione Lega) non è mai arrivato alcun cenno di assenso o anche solo un «discutiamone».

Al tavolo è stato chiamato anche Alberto Bonisolli, da poco in pensione e per anni direttore della società pubblica «Gestel srl». Società che non più tardi di qualche settimana fa ha consegnato a tutti gli amministratori locali uno studio approfondito che fotografa la situazione abitativa nell'Alto Garda e Ledro. Dall'esame emerge che attualmente sono più di 1.200 di appartamenti vuoti e chiusi, a Riva 1.182 unità sono dedicate al turismo, oltre 3.000 in tutto l'Alto Garda e Ledro sono alloggi turistici e Cav (case vacanze).

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