Il lutto / Riva

Addio a Stefano Bonora, il “dentista gentiluomo”: era il presidente degli odontoiatri del Trentino

«È un momento di tristezza assoluta - commenta il presidente dell'Ordine dei Medici Marco Ioppi - Stefano (nella foto a destra, ndr) era sempre generoso e ottimista oltre che un ottima professionista che ha dato tantissimo alla categoria. Nonostante si vedesse che stava male, lui sdrammatizzava sempre, diceva sempre che andava tutto bene. Mi mancherà e ci mancherà tanto» 

RIVA. Stefano Bonora, medico odontoiatra, 65 anni compiuti il 18 settembre scorso, è mancato nella giornata di ieri 26 ottobre agli affetti della moglie Rosanna, delle due figlie, Marta e Clara ma anche all'intera comunità alto gardesana. Presidente della Commissione Albo Odontoiatri di Trento al cui vertice era stato eletto nel novembre del 2020, presidente dell'ANDI, l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, sezione trentina, dal marzo del 2014 al marzo del 2018. È morto a causa di un male incurabile. Stefano è stato medico stimato e indiscusso del glorioso Garda Cartiere Riva, la squadra di basket del presidente Bruno Santi per tantissime e indimenticate stagioni in Italia, nella B2 e nella B d'Eccellenza, ma nello sport lo piangono anche la Virtus Riva Basket e il Dro Calcio negli 8 anni ruggenti dei trionfi in Eccellenza e in serie D ai tempi del presidente Loris Angeli.

Membro della prestigiosa Round Table e del Lions di Rovereto, era anche un velista provetto, amava da ragazzo solcare le acque del lago di Garda con la classe Laser e il suo risultato più prestigioso è stato il titolo continentale con il roveretano Attilio Dall'Agnola vinto poco più che diciottenne, nel ruolo di prodiere. La sua grande passione, però, era su quella panchina al Palagarda quando, la domenica, il Garda Cartiere dei coach Galetti, Billeri e Rota, di capitan Bobicchio, duellava con le grandi di quel campionato che ha fatto conoscere e amare la pallacanestro a tantissimi rivani.

Socio da sempre del Circolo Vela Torbole, da tempo non stava bene, la diagnosi crudele, le cure nel tentativo di allontanare il più possibile un distacco che ora ha scavato un vuoto grandissimo nei suoi affetti personali e, come si diceva, nei tantissimi amici e conoscenti che hanno avuto modo di conoscerne la grandissima umanità. Calmo, mai agitato, dotato di quell'aplomb, quella stabilità incontrollabile che uno riesce a mantenere in qualsiasi momento nonostante la malattia, col suo inguaribile ottimismo ha affrontato questi ultimi mesi col conforto della moglie e delle due figlie, ma anche di chi andava a trovarlo finché ha potuto ricevere visite.

Stefano Bonora si era laureato in medicina e chirurgia all'Università degli Studi di Pavia, specializzandosi poi in diversi corsi per odontoiatria lavorando col cugino Enrico "Chicco" nello studio di Arco. Odontoiatria conservativa, protesi fissa, endodonzia le sue specializzazioni che ne hanno fatto apprezzare l'alta professionalità in ciascuno dei suoi clienti. I funerali si terranno domani alle 14 al Santuario della Madonna delle Grazie.

«È un momento di tristezza assoluta - commenta il presidente dell'Ordine dei Medici Marco Ioppi - Stefano era sempre generoso e ottimista oltre che un ottima professionista che ha dato tantissimo alla categoria. Nonostante si vedesse che stava male, lui sdrammatizzava sempre, diceva sempre che andava tutto bene. Mi mancherà e ci mancherà tanto».

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