Alto Garda / Il caso

"Gara da 43 milioni persa perché internet era in tilt", ma il Tar respinge il ricorso

Rifiuti, il gestore uscente denuncia un "baco" che avrebbe impedito l'invio dell'offerta. Secondo i giudici amministrativi, la ricorrente non è stata in grado di dimostrare il preteso malfunzionamento. L'appalto va al gruppo guidato da Sogap

ALTO GARDA. Niente da fare per la Sea: l'appalto da oltre 43 milioni di euro per la raccolta e la gestione dei rifiuti in tutto l'Alto Garda e in val di Ledro resta al gruppo guidato da Sogap.

Il Tar - dopo i numerosi battibecchi giuridico-amministrativi dell'anno scorso - ha respinto anche l'ultimo ricorso ritenendolo improcedibile.

Ma la curiosità è il motivo tanto della causa portata davanti ai giudici regionali che la bocciatura: il malfunzionamento del sistema informatico.

Un contrattempo che, diciamolo chiaramente, capita sovente a chi si trova a lavorare smanettando con un Pc e collegandosi alla rete.

Ecco, lo stesso è successo alla Sea che si è lamentata di non essere riuscita a spedire in tempo il «malloppo» per la gara europea che affidava l'immondizia gardesana proprio a causa di un blocco del sistema.

Un intoppo, per altro, avvenuto due volte: la prima alla scadenza del bando, e dunque atti da spedire sulla piattaforma «Sap-Srm», e l'altra allo stesso tribunale amministrativo con l'istanza di inizio gennaio, tardiva appunto per problemi informatici, di remissione in termini con riferimento al deposito del ricorso introduttivo dell'ultimo giudizio.

Orbene, rigettando le richieste - e, come detto, confermando l'esito dell'appalto - il Tar, in sentenza, spiega che «Sea ha censurato dapprima la sua esclusione e poi l'aggiudicazione alla controinteressata (la Sogap, ndr) in ragione di asserite criticità dei sistemi informatici, non solo quello di gestione telematica delle gare provinciali (Sap-Srm) bensì pure quello della giustizia amministrativa (processo telematico - Pat).

Vale in proposito osservare, ed è considerazione conclusiva, che in un caso come nell'altro, tuttavia, la ricorrente non è stata in grado di dimostrare il preteso malfunzionamento come invece avrebbe dovuto non essendo per certo l'amministrazione ad essere tenuta a comprovare il regolare funzionamento del sistema, come viceversa sostenuto da Sea».

Insomma, il raggruppamento di imprese guidato da Soluzioni Eco Ambientali srl, di cui faceva parte anche Sarim srl, non può avere a che fare con i rifiuti dell'Alto Garda e Ledro. Per Sogap, comunque, è un ritorno visto che si è occupata dell'immondizia prima di cedere, con appalto ovviamente, la gestione proprio a Sea.

Questo nuovo accordo, tra l'altro, prevede la clausola sociale, cioè l'impegno dell'aggiudicatario ad assumere l'intero personale già impiegato nel servizio. Ma c'è anche la possibilità di assumere solo parzialmente gli attuali occupati, giustificando la scelta con innovazioni tecnologiche o con la disponibilità di proprio personale dipendente. In capo a Sea ci sono ora 45 lavoratori e lavoratrici. T

ornando al bando di gara (quattro anni con la possibilità di aggiungere un altro triennio) prevede di poter arrivare a 76 addetti con gli sviluppi del servizio. Sogap avvierà anche le nuove modalità di raccolta, che nei piani della Comunità di valle e dei Comuni dovrebbero puntare sempre più sul porta a porta spinto e sulla maggiore differenziazione possibile che, ad oggi, è ben al di sotto del 70% e risulta fanalino di coda in Trentino. Nelle intenzioni della Comunità, d'altro canto, c'è proprio la voglia di raggiungere, in tempi non troppo lunghi, almeno il 75%. N. G.

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