Covid / La crisi

Alto Garda e Ledro, attese centinaia di richieste per i nuovi bonus alimentari

Centinaia di famiglie non ricevono uno stipendio dall'anno scorso per effetto del lavoro stagionale così legato ai flussi turistici oggi assenti

di Davide Pivetti

RIVA DEL GARDA. La crisi non sembra finire mai. I turisti ancora non si vedono. Gli alberghi riaprono piano piano e con tanti dubbi sui livelli occupazionali. Centinaia di famiglie, nell'Alto Garda più che altrove, non ricevono uno stipendio dall'anno scorso per effetto del lavoro stagionale così legato ai flussi turistici oggi assenti.

Un aiuto per le tante famiglie in serie difficoltà arriva di nuovo dalla Comunità di valle. Da lunedì 3 maggio (e fino al 16 maggio) sarà nuovamente possibile, per i nuclei familiari maggiormente colpiti dagli effetti economici del Coronavirus e residenti nei Comuni dell'Alto Garda e Ledro, richiedere il «Bonus Alimentare».

L'iniziativa, finanziata con risorse stanziate dallo Stato, è gestita in Provincia di Trento, dagli enti locali, attraverso le Comunità di valle ed i Comuni di Trento e Rovereto. Per assicurare uniformità di accesso al sussidio, come nelle scorse fasi, le Comunità e i Comuni in sinergia con il Consorzio dei Comuni Trentini, hanno concordato l'applicazione di requisiti omogenei per il suo riconoscimento.

La Comunità Alto Garda e Ledro per il Bonus Alimentare nel 2021 disponeva di fondi statali assegnati per le finalità specifiche di solidarietà alimentare ammontanti a complessivi 273.656 euro di cui 106.750 sono stati erogati a corresponsione delle 346 domande accertate aventi i requisiti su 643 presentate, relativamente alla prima fase di apertura termini che era decorsa dal 26 gennaio al 10 febbraio. Si è proceduto quindi alla assegnazione successiva di una seconda liquidazione di pari importo ai beneficiari della prima fase del «Bonus», come dai criteri già stabiliti. Considerato che risultano ulteriori risorse residuate si è proceduto a determinare i criteri per la distribuzione di tali residui, prendendo in considerazione anche situazioni di bisogno ulteriori rispetto a quelle definite nella prima fase, secondo criteri per l'accesso e l'erogazione del sussidio definiti in linea tra tutte le Comunità di valle al fine di mantenere regole omogenee a parità di condizioni su tutto il territorio provinciale.

L'importo del «Bonus Alimentare», stimato in funzione di un orizzonte temporale orientativamente pari a quattro settimane, è riconosciuto in misura pari a 150 euro, per nuclei familiari costituiti da una persona, 250 euro per nuclei familiari costituiti da due persone, 350 euro, per nuclei familiari costituiti da tre persone, 500 euro, per nuclei familiari costituiti da quattro persone e più.

Il beneficio sarà erogato mediante accredito su conto corrente intestato o cointestato al richiedente. Sul sito delle Comunità di valle (Premi qui) è possibile visualizzare in dettaglio ogni info sul «Bonus» ed è pubblicata tutta la modulistica per presentare le domande.

Questo intervento si affianca ad altri interventi ordinari e straordinari Covid-19 di sostegno alle famiglie che risultano più in difficoltà, già autonomamente messi in campo dalla Comunità Alto Garda e Ledro, tra i quali il «Fondo di Solidarietà» che è stato possibile prorogare fino al 31 dicembre di quest'anno finanziato da risorse proprie della Comunità stessa, integrate da trasferimenti dei Comuni e da donazioni private.

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