Garda / Il caso

La Ponale appena riaperta e già imbrattata da scritte

Rovinati alcuni cartelli segnaletici ma anche delle parti di roccia viva sull'antica strada di collegamento con la valle di Ledro da poco rimessa in sicurezza

di Claudio Chiarani

RIVA DEL GARDA. Se la ciclopedonale a sbalzo sul lago in quel di Limone sul Garda è un "must" ormai riconosciuto a livello mondiale con 840.000 passaggi dal giorno della sua inaugurazione, ossia dal 14 luglio del 2018, la vecchia via del Ponale, antica strada di collegamento con la valle di Ledro, ardita opera e felice intuizione di un ledrense come Giacomo Cis, tra emergenze sanitarie e periodi di chiusura dovuti ai necessari interventi di mitigazione del rischio può ben vantarsi di essere un altro "oggetto del desiderio" di escursionisti e biker.

Peccato che ci sia qualcuno che già nell'immediatezza della sua riapertura lungamente attese, non abbia trovato di meglio da fare che imbrattare con scritte offensive nei confronti dei tutori dell'ordine, in questo caso la polizia, i cartelli segnaletici nuovi messi a dimora.

Quelli che dicono «pedoni verso il lago e biker verso il costone della Rocchetta».

Cartelli disattesi da molti, peraltro, ma questo si sa appartiene alla personale sfera dell'educazione e del rispetto altrui.

La maggioranza, per fortuna si attiene alle regole nel percorrerla.Oltre ad un cartello imbrattato con un pennarello, dunque esiste la "premeditazione" in questo caso perché portarsi un pennarello da casa vuol dire che si pensa già a cosa fare una volta giunti lì, è apparsa una scritta sulla roccia offensiva nei confronti di un politico che, nel caso specifico, all'ignoto autore della stessa certamente non sta simpatico. Un tornante più su del punto di ristoro Ponale Alto Belvedere per intenderci, una scritta sulla roccia bella grande.

Anche in questo caso soffermaci a spiegare quanto "cervello" possa essere insito nella scatola cranica dell'autore è inutile, oppure spiegare che democraticamente in Italia si può dire che non la si pensa come lui è inutile.

Appartiene alla stessa classe d'intelligenza anche l'ignoto autore delle scritte apparse sul molo della Fraglia della Vela di Riva, quello in pietra rossa bellissimo. Scritte questa volta d'amore che sempre il nostro ignoto autore avrebbe fatto meglio a mettere su carta e spedire all'amata. Scritte che saranno cancellate con soldi pubblici, dunque anche loro. Come recitava il detto "meditate gente, meditate!".

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