Un'anziana bullizzata, la rabbia della sindaca Santi

RIVA - «I giovani lasciamoli sfogare nei campi di calcio, invece che tenerli chiusi» così almeno non se la prendono con gli anziani.

È uno sfogo amaro quello di una pensionata che si è rivolta alla sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi (Lega), perché venerdì sera, come racconta la vecchina, è stata circondata da un gruppetto di minorenni nella zona del rione Due Giugno (nella foto), che le avrebbero sputato addosso la bibita che stavano bevendo. La signora che ha preferito non sporgere denuncia né parlare con il giornale. La sindaca però sabato mattina ha postato su facebook la lettera della signora e ha commendato così: «Considero quanto fatto a questa nostra concittadina semplicemente allucinante, una vera vergogna, e ho quindi doverosamente informato la polizia municipale al riguardo. Trovo questi comportamenti non solo assurdi, sbagliati, ma per quanto mi riguarda, delinquenziali. Anche se compiuti da minorenni. Voi sapete, avrete letto, visto, che la nostra gioventù sta dando in generale prova di grande responsabilità in una situazione per cui ai ragazzi risulta insopportabile frenare la loro naturale voglia di vivere, e ogni volta che mi è possibile non manco di mettere in evidenza i tanti buoni esempi. Ma giocare a contagiare le persone - scrive la sindaca - non è voglia di vivere ma giocare con la morte, è mancare di rispetto a una persona anziana, è attentare alla sua serenità e alla sua stessa esistenza. Una vergogna, ripeto, una vera vergogna che getta disonore sulla nostra comunità».

Santi dice di avere deciso di rendere pubblica la vicenda perché «queste cose vanno condannate e rese pubbliche nella trasparenza; per fare in modo da risalire ai colpevoli e perché serva da monito perché simili vergognose azioni sul nostro territorio non avvengano mai più». Infine esprime la solidarietà alla signora da parte sua e della comunità.La signora ha scritto queste righe alla sindaca: «Ieri ho letto il suo giusto ed educato "appello" per l'assunzione di un corretto civile comportamento durante questo difficile momento; che dire - scrive la pensionata - proprio ieri, sono stata vittima di un "gioco" per un gruppetto (6-7) di minorenni tra i 15-16 anni. A meno di 20 centimetri mi hanno sbruffato addosso (viso, capelli, collo... tutto il lato sinistro del corpo) la bibita della quale si erano precedentemente riempita la bocca. Io posso essere stata contagiata da un giovane che nulla ha a che vedere con quel meraviglioso vigile del fuoco volontario intervenuto a Rovereto! Anche il "piano" pandemico per i giovani è stato sbagliato in pieno! Depressi, ribelli, insofferenti, ammalati... Si devono sfogare con il primo bersaglio-birillo che transita? A scuola sono sicuri? Tengono la mascherina? Lasciamoli sfogare lì o nei campi di calcio, invece che tenerli chiusi (nemmeno sfioro l'educazione che ricevono da coloro che li han messi al mondo... nemmeno da quella civica che "dovrebbero" "affrontare" gli insegnanti...). Però, che abbia il piacere di essere vecchia non lo nego, perché non sarei capace di vivere in una società am

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