Arco: festa di laurea in villa a bordo piscina multate sette persone

Un episodio singolare è stato segnalato - nei giorni scorsi - alla centrale operativa della Compagnia dei carabinieri di Riva del Garda, tanto che l’operatore sulle prime è rimasto molto perplesso, ma ha comunque inviato un’autoradio sul posto, per verificare se ci fossero festeggiamenti, in una villa alla periferia di Arco.

L’equipaggio, nell’avvicinarsi alla recinzione dell’immobile, effettivamente ha sentito musica ad alto volume, provenire dall’interno ed entrato, in un angolo, su un tavolino vicino alla piscina, ha visto un sistema di amplificazione e poco lontano una tavola imbandita, con 7 commensali, che seppur in forma ridotta, stavano festeggiando una recente laurea, conseguita alla Bocconi di Milano, da un 25enne arcense.

La seduta di laurea sì, si era svolta nella modalità “smart”, prevista per il contenimento del coronavirus, ma i festeggiamenti - seppure in forma ridotta - erano stati organizzati comunque in deroga alle misure di distanziamento sociale e quindi in violazione delle norme restrittive.

Infatti, oltre che per il movimento dai rispettivi domicili o residenze, in assenza di condizioni di necessità o urgenza, i convenuti erano sprovvisti di alcun tipo di dispositivo di protezione individuale, pur provenendo da altro Comune e, taluno, dalla Valle del Chiese.

L’euforia per il bell’evento, interrotta, in un primo momento, si stava trasformando in contestazione, ma poi ha dato luogo a un momento di consapevolezza e condiviso rincrescimento per l’accaduto, con la decisione di rinviare il felice ricevimento, al termine del lockdown, con una duplice ragione per festeggiare, anche la fine dell’emergenza e delle necessarie precauzioni.

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