Fierecongressi, un 2019 d'oro La Spa di Riva del Garda chiude con 14,5 milioni di fatturato

l 2019 di Riva del Garda Fierecongressi si chiude con un fatturato di 14,5 milioni di euro, in linea con quello del 2018; 12,2 milioni sono frutto dell'attività fieristica, il resto proveniente dalle manifestazioni congressuali. La novità sostanziale dell'anno che si chiude è l'ingresso del mondo del credito nella compagine sociale della spa di diritto privato, promossa da partner pubblici e mondo imprenditoriale locale. La Cassa Rurale Alto Garda ha il 6,25% delle quote, la Fondazione Caritro altrettanto. «Per noi si tratta non solo di un ingresso vitale dal punto di vista finanziario – commenta il presidente di Rfc, Roberto Pellegrini – ma anche a livello di marketing. Significa che il mondo finanziario ha giudicato il nostro rating molto positivo ed ha accettato la sfida della crescita programmata».

Crescita che si sostanzia con la politica di un passo alla volta. Se i centri fieristici di prima fascia a livello italiano sono Milano, Rimini, Verona, «Riva del Garda, con Vicenza e Parma – aggiunge Pellegrini – è ormai stabilmente sul podio delle località di medie dimensioni, e l'unico centro non capoluogo di provincia». La parola d'ordine, per il nuovo decennio che si apre, è internazionalizzazione. Se la Fiera Expo Riva Schuh (che torna dall'11 al 14 gennaio) dedicata alle calzature porta in riva al Garda trentino, espositori, rappresentanti e buyer da oltre cento Paesi del mondo, la percentuale di congressisti provenienti dall'estero è aumentata a un terzo , quando invece a livello nazionale è in lieve flessione e di poco superiore al 10% . Nel 2019 sono stati ospitati 87 eventi congressuali e 10 manifestazioni fieristiche con un totale di circa 200.000 presenze (di cui 80.000 per le fiere) sui 3 milioni di presenze turistiche dell'Alto Garda. Ma si tratta di una clientela che ha un potere di spesa triplo rispetto al turista standard.

Expo Hotel, la fiera più visitata (dato che Expo Schuh è riservata agli operatori del settore) ha totalizzato 28.000 visitatori. «La nostra forza è la dimensione internazionale» osserva Pellegrini. Lo sviluppo di Riva Fierecongressi, che ha una quarantina di dipendenti, passa da tre asset principali: investimenti immobiliari, riassetto societario e innovazione del prodotto fieristico e congressuale. Sul fronte immobiliare, l'obiettivo è di passare dagli attuali 50.000 m² di spazi espositivi alla Baltera a 70.000 in tre anni. «A fine 2023 avremo 7.500 m² lordi in più finanziati dall'ente pubblico, con 17 milioni di euro, che in parte serviranno a riqualificare l'esistente, soprattutto sul fronte infissi ed efficienza energetica. Abbiamo serramenti che hanno ormai 40 anni. Un nostro investimento diretto di 25 milioni di euro, nell'area Nord, darà vita a nuovi 12.500 m² entro il 2022. Ovviamente sono strutture fisicamente tutte in continuità. E nel 2023 avremo anche il nuovo Palacongressi, con una nuova sala in più da 1.200 posti e la possibilità di ospitare più congressi contemporaneamente».

Pellegrini anticipa anche che è allo studio un ulteriore passo per internazionalizzare l'azienda fieristico-congressuale ed è all'orizzonte anche una società di scopo che si occupi dei servizi complementari, dalle pulizie agli allestimenti, utile anche ad altre realtà ed enti. «Per quanto riguarda l'ulteriore internazionalizzazione congressuale – conferma il presidente – daremo vita a un Convention Bureau del Garda. Esiste già una realtà simile a livello nazionale. Noi vogliamo fare sistema con il bacino del Garda, anche veronese e bresciano. Puntiamo ad esempio agli Stati Uniti, dove tutti conoscono il Lago di Como, ma il Garda ha ancora spazi di crescita. Vedremo se dare vita a una società di capitali o a uno strumento commerciale».

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