Lite tra parroco e sindaco Lotta per la Fondazione

Sono acque tempestose quelle in cui naviga la politica arcense. Il consiglio comunale straordinario convocato lunedì sera, nel quale ampio spazio è stato dato al tema della Fondazione Comunità di Arco, con la relazione del presidente uscente Roberto De Laurentis, si è trasformato in uno scontro senza troppi complimenti tra il parrocco don Walter Sommavilla e il sindaco Alessandro Betta.  Al centro del dibattito la nomina dell'ex sindaco Paolo Mattei all'interno del consiglio d'amministrazione della Fondazione; il «manager» che, salvo sorprese, sarà chiamato a essere il nuovo presidente dell'ente. Un nome che ha fatto molto discutere la città nel corso delle ultime settimane. 

Don Walter ha preso la parola in consiglio, non lesinando critiche nei confronti del sindaco: «De Laurentis - ha spiegato in aula don Walter - ha fatto scelte strategiche giuste e lungimiranti in questi anni, ha avuto il coraggio di proporre una visione. Io credo invece che in questa fase si poteva fare diversamente, bisognava dialogare di più tra le parti per arrivare a una proposta. Ho già espresso la mia contrarietà rispetto a un nome (Paolo Mattei, ndr), di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità. Non posso infatti tacere sul pensiero che molti esprimono. Ho le mie perplessità. Da parte mia ho cercato di coinvolgere delle persone brave e propositive, tenendo sempre a mente che la comunità ha il diritto di sapere e guarda con una certa attenzione a quello che stiamo facendo». 

Secondo don Walter, infatti, «la Fondazione è come un piccolo paesino, verso il quale dobbiamo avere grande attenzione umana. Non c'è mai stata così tanta attenzione verso la Fondazione come questa volta. Mi auguro che chi ha scelto di entrarci, ci vada con la passione per la bellezza di questa fase della vita che è molto importante. Data la presenza di molte donne all'interno del cda, sarebbe certo un po' strano nominare un uomo presidente. In ogni caso - ha ribadito don Walter - io sono pronto a collaborare. È la città che ce lo chiede, al nuovo cda auguriamo di trovare il giusto equilibrio». 

Durissima la replica del primo cittadino, che ha parlato di un «teatrino politico gestito da un burattinaio», con un riferimento - non troppo velato - al consigliere di minoranza Mauro Ottobre: «Mi lasciano davvero perplesso alcune affermazioni - ha osservato Betta - mi spiace quando dice che si poteva fare diversamente e sono rimasto altrettanto stupito del fatto che lei abbia detto di non aver mai parlato con Paolo Mattei. Si parla tanto di valori umani, ma poi giudichiamo senza pensarci troppo. Probabilmente si tratta del teatrino di questa politica, dove il burattinaio esterno ha piazzato tutte le sue pedine». 

Al contrario di don Walter, osserva Betta, «trovo che sia assolutamente positivo il fatto che ora tutti vogliano entrare in Fondazione, voglio pensare che chi presenta un curriculum ci creda veramente. Manchiamo di rispetto a queste persone se parliamo già di presidente, spetterà al cda decidere». 

Dello stesso tenore le parole del consigliere Roberto Zampiccoli, tra i maggiori «sponsor» di Mattei nella maggioranza: «Il parroco ha concezione strana di "non metterci il becco" - ha detto Zampiccoli - su Mattei sappiamo che ci sono delle criticità e che le sue dimissioni da sindaco hanno lasciato pesanti strascichi ma siamo convinti che il profilo professionale di Mattei sia adatto. Noi siamo certi che quando sarà messo alla prova farà bene, non si può parlare di mancanza di umanità di una persona senza conoscerlo. Dopo lo straordinario lavoro di De Laurentis, serviva una persona altrettanto forte».

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