Suoni ed emozioni, con Anffas

di Paola Malcotti

Quindici anni di lavoro, dedizione, impegno sociale, sintetizzati in un progetto che ha l’obiettivo di far conoscere all’esterno, attraverso il linguaggio musicale, le emozioni, le idee e gli stati d’animo delle persone con disabilità intellettiva e relazione. È quanto gli allievi dei centri Anffas di Arco andranno a mettere in scena sabato 3 febbraio, alle 15.30 nel Salone delle feste del Casinò, con «Siamo suoni», una performance costruita passo passo in collaborazione con la musicoterapista Laura Lotti e l’educatrice Marina Pellegrini, che in una prospettiva inclusiva di apertura alla comunità e coinvolgendo altre realtà, sensibili agli aspetti sociali del territorio, mira a condividere i percorsi di crescita della persona che nel tempo sono stati attivati all’interno dei centri. 

«La musica è il linguaggio universale per eccellenza, riesce ad arrivare in maniera diretta e senza barriere anche là dove ci sono delle problematiche che rendono difficile la comunicazione o la relazione, come nel caso della disabilità intellettiva - hanno spiegato ieri mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione, le referenti del progetto - Attraverso le attività musicali i nostri ospiti hanno acquisito e rafforzato diverse competenze, hanno imparato a suonare uno strumento, migliorando funzioni motorie e vocali, a condividere spazi e momenti, hanno rafforzato la percezione di se stessi e la propria identità acquisendo un senso di appartenenza ad un gruppo. In poche parole, in questi anni la musica è stata strumento di comunicazione inclusiva, senza barriere di produzione né di fruizione». Il suono dunque come mezzo per consentire ad operatrici e volontari di migliorare la qualità della vita degli ospiti Anffas e promuovere un confronto alla pari degli stessi con gli altri. «”Siamo suoni” ha anche un significato più ampio, è un modo per dire “ci siamo anche noi”, ossia l’anima oltre al corpo - ha aggiunto Laura Lotti - e lo spettacolo non rappresenta solo un punto di arrivo ma anche di ri-partenza che vogliamo dedicare a chi desidera essere con tutti noi». «Fil rouge della performance di sabato saranno le musiche degli anni ‘20 e ‘30 - ha concluso la vicepresidente di Anffas Arco Maria Chiara Giorgi - che unendosi ad altre discipline artistiche come il canto, la grafica, il disegno con la sabbia, il gospel, l’esibizione di gruppo, restituirà al pubblico il “suono” di quell’orchestra data dalle collaborazioni attivate per il progetti, che ci permetteranno ora di uscire sul territorio e far capire come la disabilità altro non sia che una diversa forma di abilità».

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