Arco, restauro conservativo per l'antica Porta Scaria
«Porta Scaria», ovvero l’antico accesso al borgo medievale di Stranforio, ad Arco, verrà restaurato.
Per mezzo di una determina, l’amministrazione comunale ha confermato l’intenzione a procedere con un intervento di restauro conservatorio della porta e del perimetro murario pertinente, con l’aggiunta di una illuminazione tutta nuova.
L’incarico di progettazione del restauro dell’antico manufatto è stato affidato direttamente all’architetto Daniele Galas, dello Studio «MetàHodòs Architettura» di Riva del Garda: esso comprende la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva dell’intervento di restauro conservativo con l’inserimento della nuova illuminazione, per un totale lordo di spesa pari a 18.491,15 euro.
«Poiché stiamo ripavimentando e realizzando il nuovo marciapiede - spiega l’assessore all’urbanistica Stefano Miori - questo era il momento opportuno per procedere con il restauro della porta, che verrà finalmente valorizzata e ripulita. Con l’abbattimento del muro vicino, Porta Scaria appare decisamente più visibile rispetto a prima e viene fuori tutta la sua bellezza. Si tratta probabilmente dell’elemento meglio conservato di tutte le antiche mura di Arco».
Nel frattempo, i lavori di realizzazione del marciapiede in via Fossa Grande, proseguono: «Andiamo avanti - sottolinea Miori - con il comitato ci sentiamo quasi quotidianamente per trovare una soluzione concreta alla problematica dei posti auto. Il dialogo è costante e assolutamente costruttivo».
Come spiega il sito «Castelli del Trentino», con l’espansione della città, tra XIX e XX secolo, si ebbe l’abbattimento di buona parte delle mura di cui oggi sopravvive una porzione ad ovest in via Fossa Grande con la presenza anche di tre bastioni, e un breve tratto ad est, lungo via della Cinta.