Riva del Garda, la nuova Rsa si apre al mercato

di Paolo Liserre

Alla fine del 2017 la popolazione residente nell’Alto Garda e Ledro era di 50.586 persone. Di queste 5.050 hanno 65 o più anni e 5.475 dai 75 anni in sù. Se il trend non si arresterà, nel 2020 la popolazione residente arriverà a quota 53.439, con 5.303 sessantacinquenni o più e 5.857 settantacinquenne e oltre. Nel periodo 2009-2020 la previsione di incremento della popolazione «over 65» è stata stimata nella misura del 15,21%  e quello degli «over 75», fascia d’età maggiormente esposta a rischi di malattia e disabilità, del 31,59%.
I dati sono contenuti nel piano programmatico triennale dell’Apsp «Città di Riva», predisposto dal presidente Lucio Matteotti e dal direttore Gianfranco Maino, e confermano il progressivo invecchiamento della popolazione con tutti i problemi che ne conseguono in termini di assistenza e di qualità dell’offerta di servizi dedicati a questa importante fascia della popolazione. Dal 2015 ad oggi la Casa di soggiorno per anziani di Riva ha lasciato inalterate le rette (48,20 euro, comunque sopra la media provinciale di 46,30) «senza nemmeno far scattare l’adeguamento all’inflazione - sottolinea il presidente Lucio Matteotti - Questo è stato possibile grazie all’economie di scala e ad altri servizi che ci consentono di adottare questa politica».
Ma gli spazi di manovra, le risorse, l’incremento di utenza non autosufficiente e le richieste di servizi (oltre ad altri fattori) riducono col passare del tempo il perimetro entro il quale poter offrire qualità (cosa che da tempo fa la Casa di riposo Città di Riva) a costi moderatamente contenuti. Ecco allora  che quando la nuova Rsa sarà a regime con la «Cittadella dell’Accoglienza» (la prospettiva è quella del 2020 se tutto va bene), un’ipotesi concreta sul tavolo è quella di aprire in parte al «libero mercato», ad una residenzialità sanitaria «d’elite» che possa attirare persone anche straniere alla ricerca di servizi di qualità in un contesto particolare come Riva del Garda e il lago. «Il lavoro di sempre maggior qualificazione dei nuclei assistenziali in previsione della nuova apertura - sottolineano Matteotti e Maino della relazione programmatica - con l’aumento dei posti letto, dovrà concentrarsi anche sulla strutturazione di un’offerta che comprenda anche specifici pacchetti di servizio a tariffa intera, pacchetti destinati ad utenti che saranno accolti sui posti non convenzionati con l’Azienda provinciale sanitaria (20 secondo le previsione attuali)».
Tra le linee programmatiche c’è la volontà di «ampliare al massimo la collaborazione con le altre strutture che operano sul territorio» e «in prospettiva - scrivono ancora Matteotti e Maino - si auspica il coinvolgimento delle amministrazioni comunali con l’obiettivo di far evolvere l’attuale sistema di governance in direzione della costituzione di un unico soggetto che potrebbe costituire un punto di riferimento unitario per i servizi alla persona».

 

***

Dovrebbe entrare nella fase pienamente operativa entro l’inizio dell’estate 2018 il grande cantiere della nuova «Cittadella dell’Accoglienza», di fatto la nuova Rsa di Riva del Garda che nascerà sulle ceneri di parte dell’ex ospedale e consentirà di implementare l’offerta assistenziale dell’Apsp «Città di Riva». Nelle prossime settimane l’Apac (l’Agenzia provinciale per gli appalti) dovrebbe completare la fase di valutazione delle offerte presentate dalla ditte partecipanti al bando d’appalto (8 in totale, 7 sono Ati, ovvero associazioni temporanee d’imprese) e verificare eventuali anomalie per poi decretare ufficialmente il vincitore della gara. All’apertura delle buste il miglior punteggio era stato conseguito dalla Costruzioni Dallapè srl in associazione temporanea d’impresa con Fogarolli srl, Gruber srl, North Systems srl, Tecnoair srl e Jam srl. L’opera prevede un investimento di circa 8 milioni di euro e consentirà alla nuova Rsa di portare a 120 (dagli attuali 90) i posti letto offerti all’utenza, peraltro in costante crescita. Se non vi saranno intoppi o ricorsi al Tar da parte di ditte escluse, entro fine maggio-primi di giugno è prevista la consegna del cantiere. Dopodiché da contratto i vincitori avranno 720 giorni di tempo (poco meno di due anni) per completare l’opera.

comments powered by Disqus