Colpo nella notte a Riva Ripulita la cassaforte

di Paolo Liserre

E a Riva venne il «momento» delle casseforti. Dopo il furto di venerdì sera in viale dei Tigli dove i ladri hanno usato anche una mola a disco per aprire una cassaforte a muro e portare via ori e gioielli per un valore di 10 mila euro, un secondo colpo ancora più consistente è stato messo a segno nel tardo pomeriggio di domenica a poche centinaia di metri di distanza, in viale Nino Pernici.

A farne le spese in questa circostanza è stato l’albergatore rivano Vittorio Venturini, titolare del Grand Hotel Riva di piazza Garibaldi e dell’Hotel Villa delle Rose di Arco, personaggio molto conosciuto per la sua attività imprenditoriale in tutto l’Alto Garda e non solo. I ladri sono entrati in casa e dopo aver rovistato dappertutto hanno trovato una cassaforte nascosta in un armadio, non murata e quindi facile da asportare. Se la sono presa e hanno fatto perdere le tracce.

Secondo una prima stima tra denaro contante, ori, gioielli, braccialetti e altri monili di valore, il bottino ammonta a circa 25 mila euro.

L’azione dei malviventi è avvenuta secondo una tecnica ormai collaudata e purtroppo vincente. I ladri hanno aspettato che calasse la sera, per giunta nell’ultima domenica prima di Natale quando molte persone sono impegnate a fare acquisti e regali, e una volta appurato che in casa non c’era nessuno hanno scavalcato la recinzione che delimita la casa in cui abitano altre famiglie e preso di mira l’appartamento al pian terreno dove abitano Vittorio Venturini con la moglie e le figlie.

Con l’ausilio quasi sicuramente di un cacciavite hanno forzato la porta finestra al pian terreno e una volta dentro si devono essere fermati per qualche bel minuto se è vero, com’è vero, che hanno rovistato praticamente dappertutto. Forse alla ricerca consapevole della cassaforte, forse a caccia solo di denaro e altri oggetti di valore nascosti altrove.

Sta di fatto che la cassaforte c’era e i ladri l’hanno trovato all’interno di un armadio. Non hanno dovuto nemmeno fare la fatica di aprirla perché non era ancorata alla parete: l’hanno presa, se la sono caricata in spalle e se ne sono andati, attesi forse da un complice su viale Nino Pernici-inizio di via Cattoni che ha fatto anche da palo. Ad accorgersi della visita per nulla piacevole, sono state le figlie di Venturini che una volta tornare a casa hanno trovato l’appartamento devastato dal passaggio dei ladri.

Il colpo di domenica a casa di Vittorio Venturini segue di pochissime ore quello consumato nel tardo pomeriggio di venerdì in un’altra abitazione in viale dei Tigli. In questo caso i malviventi hanno dovuto usare una mola a disco per aver ragione della cassaforte, aprirla e portarsi via ori e gioielli per un valore di 10 mila euro. E sempre venerdì sera gli stessi ladri o forse un’altra banda hanno preso di mira un appartamento in via Masetto, a poche decine di metri dalla casa di Vittorio Venturini.

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