Travolto e ucciso nel Garda Caccia al killer in motoscafo

Un turista tedesco ucciso da un motoscafo. Il dramma è accaduto lunedì tra le 12 e le 14.30 e l’autopsia ha confermato l’investimento da parte di un’imbarcazione a motore come causa della morte.

La vttima è Peter Franz Wismeth, 66 anni, travolto mentre nuotava lungo la costa di Lazise in direzione Bardolino.

Le ricerche del responsabile, non si sa se consapevole di quanto accaduto, sono estese a tutto il lago di Garda.

L’esame autoptico eseguito mercoledì ha sciolto i dubbi: la morte non è stata avvenuta a causa di un malore ma per l’impatto con uno scafo e con l’elica che hanno provocato gravi emorragie interne e tre tagli sul corpo di Wismeth.

Ora si cerca la barca killer: i carabinieri della compagnia di Peschiera da giorni stanno setacciando zone portuali e cantieri nautici, a caccia di indizi che possano permettere di rintracciare il responsabile.

La tragedia non ha avuto testimoni. Il corpo del turista era stato ritrovato esanime al largo di Lazise alle 14.30, a una quarantina di metri dal Porto Vecchio.

L’uomo indossava una tuta da sub e presentava ferite. Secondo quanto riferito dalla moglie dell’uomo ai carabinieri, il marito era andato a nuotare attorno a mezzogiorno partendo dal campeggio Du Parc, dove alloggiavano.

Tanti gli interrogativi aperti, soprattutto per sapere se chi guidava il motoscafo si fosse reso conto di quanto accaduto: perché la percezione dell’impatto dipende da molte variabili, dalle dimensione della barca, dalla velocità, dal moto ondoso, che pare fosse sostenuto, dal vento.

Il pm Giulia Labia ha ipotizzato l’omicidio colposo a carico di ignoti; resta esclusa per il momento l’omissione di soccorso.

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