Ex Argentina, raccolta fondi tra la gente per costituirsi parte civile

Una raccolta fondi tra cittadini per costituirsi «parte civile» nell’eventuale processo legato all’inchiesta sull’ex Argentina. A lanciare l’idea sono «Italia nostra» e «Comitato per la salvaguardia dell’olivaia»: «Come cittadini innamorati ancora di Arco - spiega Gilberto Galvagni - ci stiamo impegnando, per amore di questi luoghi nella raccolta fondi per poterci costituire “parte civile”. Ci appelliamo al cuore e alla sensibilità degli amici di Arco per poter dar vita a una necessaria e convinta “catena di S. Antonio”.

Durante un incontro pubblico con la popolazione locale abbiamo presentato le procedure urbanistiche e l’iter amministrativo che hanno reso possibile la trasformazione dell’edificio asburgico del sanatorio “ex Argentina” in un complesso edilizio che ha inciso sul paesaggio dell’olivaia arcense e sull’immagine storica di via Lomego. Adesso - spiegano - siamo pronti a un’azione concreta per sostenere la difesa del nostro territorio. Come già annunciato lo scorso 18 maggio in occasione della serata pubblica sulla trasformazione edilizia di Villa S. Pietro, l’associazione “Italia Nostra” intende costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale a carico dei 10 indagati, tra i quali ci sono alcuni funzionari pubblici. A carico di tutti la procura contesta il reato di “lottizzazione abusiva aggravata in concorso” in quanto avrebbero consentito la realizzazione dell’intervento edilizio in contrasto con l’articolo 75 del piano regolatore e del regolamento edilizio del comune di Arco. Ai funzionari pubblici la procura contesta anche il reato di “abuso d’ufficio” che si sarebbe consumato nel momento in cui si autorizzava la costruzione del complesso, in contrasto con quanto previsto dal Prg» (info al sito salviamo arcoitalianostra-trento.org).

Il gip ha stabilito che l’udienza preliminare si terra il 27 ottobre. Solo allora si saprà se gli accusati saranno rinviati a giudizio o meno.

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