Due partorienti, ma non c'è l'elicottero Arco: in 11 giorni 5 trasferimenti

In 11 giorni 5 trasferimenti

Il protocollo predisposto dall'Azienda sanitaria prevede che per ogni donna in gravidanza che arriva in pronto soccorso ad Arco in «codice giallo» o «codice rosso», sia attivato senza se e senza ma il trasferimento immediato in elicottero verso il «punto nascite» disponibile più vicino.
A dirla così sembra una cosa facile. Ma chi decide se una paziente che si presenta in pronto soccorso ad Arco è in codice giallo, bianco, verde o rosso? Naturalmente il personale medico del reparto, che non è certo specializzato in ostetricia ma che ha ricevuto - così almeno precisa l'Azienda sanitaria - precise istruzioni sulla procedura di valutazione del quadro clinico con il quale arrivare ad una prima diagnosi. Finché sarà possibile - in agosto sembra che ancora sia così - dalle 8 alle 16 la paziente potrà essere vista anche dal ginecologo in servizio in reparto ad Arco. Presenza che però non è detto sia confermata anche in futuro.

Insomma, il nuovo protocollo operativo dal primo agosto - da quella data infatti è chiuso il «punto nascite» arcense - è ancora in fase di rodaggio e i frequenti trasferimenti di questi giorni dall'ospedale di Arco verso Trento non aiutano certo a risolvere i problemi. Nella prima settimana del mese sono tre i trasferimenti in elicottero richiesti dal pronto soccorso arcense. Una media prossima ad un volo ogni due giorni. Tra mercoledì sera e ieri mattina altri due si sarebbero dovuti aggiungere alla lista, portando il totale a 5 in 11 giorni, ma qualcosa questa volta non è andato come avrebbero voluto in ospedale.

Si tratterebbe di una paziente locale e di una turista germanica, trasferite in ambulanza anziché in volo attorno alle 23.30 di mercoledì sera e al mezzogiorno di ieri. Se nel primo caso non è certo che per il trasferimento sia stato richiesto l'elicottero, per il secondo caso la conferma del volo mancato arriva direttamente dal direttore dell'ospedale, il dottor Luca Fabbri: «Sì, come per tutti i codici gialli e rossi anche a mezzogiorno era stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso per il trasferimento di una paziente in gravidanza. L'elicottero è partito ma poco dopo è stato deviato su un'altra urgenza e quindi non è potuto arrivare ad Arco. Il trasferimento della paziente è avventuo in ambulanza, con a bordo l'ostetrica del "percorso nascite". Non posso confermare invece l'episodio di mercoledì sera».

Il direttore prosegue: «Siamo in un momento in cui la procedura è stata appena avviata, molte pazienti, soprattutto quelle straniere, non sanno che dovrebbero seguire un altro percorso pre-parto. Quando tutto sarà più chiaro le cose miglioreranno sensibilmente e situazioni come quelle che si sono verificate in modo così frequente in questi giorni, si faranno più sporadiche. Comunque ogni singolo caso viene gestito nel modo più opportuno e fino ad ora tutti i trasferimenti hanno avuto luogo e senza nessun problema. Chiaro che in questa fase siamo esposti ad uno sforzo organizzativo non da poco».

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