Noto imprenditore di Riva del Garda accusato di picchiare la compagna

La loro storia durava da vent'anni

Una storia di ricatti, minacce, violenza che va avanti per quasi vent'anni: è questa la triste realtà che è emersa dal dibattimento al Tribunale di Rovereto che ha visto alla sbarra un noto imprenditore rivano accusato di maltrattamenti.

A puntare il dito contro di lui la convivente da una vita, che per lui ha lasciato il paese di provenienza e, ancora nel 1995, ha iniziato quella che sperava sarebbe stata una bella storia d'amore. Così, almeno secondo la testimonianza dell'accusa, non è stato.

Ben presto alle minacce si sono aggiunte le botte, i pugni, i ricatti, le ingiurie. «Episodi violenti - ha detto la ex convivente - ogni tre quattro mesi, che scaturivano senza alcun motivo e senza alcuna giustificazione. Io gli volevo bene e per tutto questo tempo non ho fatto altro che sperare che lui cambiasse, che il brutto fosse lasciato alle spalle. Ma poi ogni volta questi comportamenti ritornavano, sempre peggio». Al centro del contendere anche una minaccia con un'arma da fuoco, di cui l'imputato è in possesso perché appassionato cacciatore.

Più di una volta la donna si è allontanata, ed in qualche caso ha ricostruito la sua vita senza l'uomo in questione, ma poi è sempre ritornata a vivere con lui. «Mi veniva a cercare - ha raccontato in lacrime in tribunale - e mi diceva che era pentito, che ero la sua vita e che senza di me non poteva resistere. Mi prometteva che sarebbe cambiato, ma poi così non è stato».

Quasi vent'anni di vita, con un bambino piccolo, figlio di lei, che si fa uomo, e con tante storie che si intrecciano, vicende suffragate dai testimoni dell'accusa, e che verranno puntualmente contestate dalla difesa. Si riprende a luglio.

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