In 600 al centro Kushi Ling, il buddismo è di casa a Laghel

Un ex rudere sopra Arco trasformato in centro di riferimento nazionale da una tedesca e un altoatesino

di Chiara Turrini

Il Centro di meditazione Kushi Ling di Laghel, ad Arco, compie 15 anni e per l’occasione si è regalato un momento di festa con soci e amici. Il Kushi Ling è un luogo di ritrovo internazionale per coloro che si avvicinano o praticano il buddhismo, e ogni anno sono circa 600 i tesserati che passano per l’ex casolare nel bosco oggi trasformato in un’accogliente dimora per la ricerca spirituale.

La festa per il compleanno del Centro si è svolta sabato. Claudia Wellnitz e Franz Ambach, tedesca lei, altoatesino lui, videro Laghel per la prima volta nel maggio 1996. Stavano cercando un luogo adatto a ricavarne un centro di meditazione. Tra gli anni ‘70 e ‘80 Claudia era stata a lungo in India, dove aveva studiato il buddhismo in un monastero, prendendo perfino i voti. Di ritorno da quella esperienza i due volevano trapiantare in Occidente quanto appreso tra i monaci tibetani esiliati in India.

«L’idea era di creare un rifugio dove trovare nutrimento per l’interiorità e silenzio - ricorda Claudia - e quando abbiamo visto questo che allora era un rudere, non abbiamo avuto dubbi. Ci dicevano che eravamo matti, la casa era in rovina e ci crescevano dentro gli alberi».

E invece nel giro di un paio di anni di lavori di bioedilizia sostenibile, ecco il Kushi Ling. Oggi ha 25 posti letto, attorniato da circa 4 ettari di prato e coltivazioni biologiche, con una sala meditazione di quasi 80 metri quadrati. Intorno all’edificio principale c’è una Stupa, un monumento sacro in muratura che contiene molti oggetti diversi e fiori di lavanda: esso rappresenta il mondo materiale, e i credenti ci girano intorno in senso orario recitando mantra per «purificare la mente e aprire il cuore, oppure aprire il cuore per purificare la mente» spiega Roberto, uno dei soci storici. Poco più in là c’è una grande ruota della Compassione, che messa in moto si dice irradi quel sentimento ed energie positive. «Spesso passano persone che fanno jogging o climbers e si chiedono cosa sia, si fermano e trovano sia un luogo rilassante» dice Claudia.

I primi anni il Kushi Ling era animato da un paio di persone, oggi invece ci sono una segretaria, una cuoca, un volontario (Paolo, 32 anni, venuto dalla Sicilia apposta per vivere al Centro e aiutare nelle attività). Gli incontri spirituali all’inizio duravano un giorno o un fine settimana, oggi invece si può frequentare il basic program di filosofia buddhista, che dura un anno, insieme a molti seminari che arricchiscono l’offerta. Negli anni a Laghel sono arrivati importanti Maestri tibetani, che hanno conferito prestigio e credibilità al Kushi Ling.

Il Centro non è aperto solo ai buddhisti. Ospita anche convegni di medicina alternativa e corsi di yoga. Ma chi sono quelli che oggi ricercano una spiritualità di silenzio e meditazione? Una moda come il veganesimo? «I tempi sono cambiati - risponde Claudia - e se una volta la gente cercava gli aspetti religiosi del Buddhismo, oggi chiede più che altro regole etiche. Ma da noi non vengono perchè di moda».

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