«Arcobonsai» sempre più "stretta", senza spazi perso il primato europeo

Presentata la 31ª edizione del festival, in arrivo ad Arco anche il console giapponese in Italia

di Chiara Turrini

L’unico dubbio è il meteo, altrimenti è tutto pronto per la 31ª edizione di «Arcobonsai», manifestazione internazionale che dal 6 all’8 maggio porta al Casinò municipale il gotha della tradizione giapponese praticata in tutto il mondo.

Quest’anno, nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dei rapporti tra Italia e Giappone, arriverà ad Arco anche il console giapponese con sede a Milano: il 6 maggio sarà ricevuto dalle istituzioni arcensi prima di godersi la rassegna bonsaistica. In concomitanza si terranno la ventesima edizione del congresso nazionale dell’Unione bonsaisti italiani, ormai di casa ad Arco, e per il quindicesimo anno il trofeo Arcobonsai.

Alla conferenza stampa di presentazione il presidente Gabriele Sbaraini non ha però potuto fare a meno di evidenziare il solito, irrisolvibile finora, problema degli spazi (vitali per Arcobonsai, che ha perso il primato europeo a causa di una manifestazione belga ospitata in un grande palazzetto). Per le istituzioni c’erano l’assessore alla cultura Stefano Miori, il vicepresidente di Amsa Federico Chincarini, la direttrice di Ingarda Roberta Maraschin, Enzo Zampiccoli presidente di Cassa rurale Alto Garda.

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