Ubriaco va a fare un esposto Denunciato e auto confiscata

Rasenta il ridicolo quanto accaduto ieri mattina al commissariato di via Brione a Riva

di Paolo Liserre

Voleva far valere le proprie ragioni (presunte, ovviamente) ma ha commesso l'imperdonabile leggerezza di capitare nel momento sbagliato nel posto sbagliato considerate le sue condizioni psico-fisiche. Risultato, il suo esposto è rimasto lettera morta e lui in compenso si è beccato una denuncia penale per «guida in stato di ebbrezza» oltre alla confisca del proprio mezzo di trasporto.

Rasenta il ridicolo quanto accaduto ieri mattina al commissariato di via Brione a Riva dove ad un certo punto neppure gli agenti della Polizia di Stato potevano credere ai loro occhi. Tutto ha inizio di buon'ora, saranno sì e no le otto quando un cittadino rivano di 48 anni, piccolo imprenditore, si presenta chiedendo informazioni su come presentare in quella sede un esposto-denuncia a carico di un distributore di carburanti. Oggetto delle sue attenzioni è la qualità del carburante venduto da quel distributore in particolare, a parer suo di tutt'altro che eccelsa qualità. Nell'ufficio preposto di via Brione gli chiedono però di ripassare di lì a breve visto che in quel momento tutti gli agenti sono impegnati in altri compiti. Il signore in questione non si scompone, saluta e se ne va.

Trascorrono un paio d'ore e poco dopo le dieci l'uomo si ripresenta alla portineria del commissariato ribadendo la sua richiesta. Come abbia trascorso il lasso di tempo tra la prima e la seconda visita, gli agenti di Polizia lo intuiscono abbastanza facilmente notando lo sguardo spento e gli occhi arrossati dell'uomo. «Meglio controllare» pensano i poliziotti. Ed ecco allora che il piccolo imprenditore viene fatto accomodare in un altro ufficio e sottoposto all'alcoltest. La prima verifica dà un riscontro di 2 grammi su litro (ovvero quattro volte il limite di legge); il secondo scende di pochissimo (1,8) nonostante gli agenti attendano qualche minuto in più oltre il periodo di intervallo tra il primo e il secondo test come indicato dalla normativa. È la prova provata che il soggetto è in evidente stato di alterazione dovuta ad un uso eccessivo di alcol.

A quel punto altro che esposto-denuncia per la qualità del carburante! In men che non si dica l'uomo passa dalla parte di un (presunto) torto subito e quindi di vittima a quella di indagato per un reato penale. E si becca la denuncia per «guida in stato di ebbrezza» (della quale dovrà rispondere davanti a un giudice) oltre alla confisca del proprio mezzo di trasporto.

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