Il funerale della piccola Anna, straziante addio in Collegiata

di Davide Pivetti

La minuscola bara bianca è lunga appena 60 centimetri. Non esistono misure più piccole. I fiori bianchi della corona la caprono quasi completamente. Da un lato e dall’altro scendono tre parole semplicissime: «La tua mamma» e «Il tuo papà».

La piccola Anna non poteva ricevere corone da colleghi, compagni di scuola, nemmeno dalle famiglie dell’asilo. Perché a 45 giorni si vive solo per mamma e papà, così come mamma Mirian e papà Fabrizio in quel mese e mezzo irripetibile hanno vissuto solo per lei, alternando momenti di speranza, attimi di dolore insondabile, paure per il futuro, gioie per il presente. Finché è durato.

Il coro, la lettera dello zio, le parole del decano.

Attorno alla famiglia di Stranforio oggi c’erano centinaia di persone: amici, familiari, anche gente che non li conosce ma che ha sentito il bisogno di essere lì, in quella chiesa enorme - la Collegiata - di fronte a quella bara così piccola. Anna, ora riposa.

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