Una giornata di vela sul Garda per i ragazzi delle coop sociali

Un esempio di cosa si può fare quando si uniscono volontariato e sensibilità.

Quattro soggetti coinvolti in un evento avvenuto ormai qualche settimana fa ma che è giusto ricordare comunque, visto che ha offerto a 27 ragazzi con disagio psichico o fisico la possibilità di vedere il Garda da una prospettiva nuova, quella offerta da una barca a vela.

I ragazzi sono quasi tutti della cooperativa sociale «Macramé» di Rovereto, che in questa occasione ha potuto contare sull'appoggio della cooperativao sociale «Arché» - che a porto San Nicolò ha una grande barca adibita a questo tipo di iniziative - ma anche sul lavoro gratuito offerto da tanti soci della Lega Navale di Riva e sul service fornito da 25 soci del Lions club.

In tutto almeno 200 le persone coinvolte tra ragazzi, velisti, accompagnatori, animatori e volontari. Una giornata di festa iniziata alle 9 del mattino a porto San Nicolò e conclusasi solo 8 ottore più tardi, arricchita anche da una dedica speciale, quella a Marco Benedetti, il roveretano vittima dell'incidente alla zatterata di Borgo Sacco poco più di un anno fa.

Una quindicina le barche uscite per portare sul lago i 27 ragazzi. Con loro anche Chiara Soma, la ragazza di Dro che dopo l'incidente a Bolognano si sta misurando con un grave handicap fisico: «Vederla lì è stata la ciliegina sulla torta - diceva Flavio Biondo, tra gli organizzatori - ma tutta la manifestazione è stata davvero emozionante, è stato bello vivere un momento così e vedere gli occhi di questi ragazzi che si illuminano per quello che stanno facendo e sognavano di fare». 

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