Novecento piccole vele invadono il grande lago

di Davide Pivetti

Affrontare il solito tornante di Nago in questi giorni ha un effetto diverso, mozzafiato. Il blu orizzontale del Garda frammentato da centinaia di piccole vele che scivolano ovunque a caccia della raffica vincente.

Sono i regatanti del Meeting Internazionale classe Optimist, giunti a Riva e dintorni per l'edizione numero 33 di un evento che un paio di anni fa finì anche nel Guinness dei Primati proprio per l'incredibile numero di partecipanti.

Al di là del significato sportivo - comunque eclatante visto che sulle acque del Grande lago si sfidano giovanotti e giovanotte che arrivano da 31 paese diversi (compreso il Sudafrica) - la manifestazione si caratterizza per il suo impatto economico e anche visivo sulla città.

In questi giorni a Riva soprattutto è tutto un transitare di station wagon con al seguito carrelli carichi di barchette da rimontare, ragazzini in fila al supermercato che si rivolgono in inglese a cassiere che rispondono in dialetto trentino, gruppetti di adolescenti nordici già bruciacchiati dal sole che si aggirano per il centro in canottiera e short.

Ovviamente considerate le 5 mila presenze accreditate - come riferito questa mattina alla Fraglia Vela Riva in sede di presentazione ufficiale - per la città e la Busa c'è anche un grande ritorno economico, che anticipa di qualche giorno la Pasqua e allunga quindi la stagione.

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