Autovelox, sindaco Arco: utili pure se finti

Gli autovelox «finti», in altre parole gli «speed check», quei barilotti arancioni posizionati agli ingressi delle città non possono essere comprati e installati nei comuni. Parole di Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, dette in un servizio della trasmissione televisiva «Le Iene». Cosa che avevamo scritto poco più di un mese fa, e che ora vede la replica del primo cittadino di Arco Alessandro Betta.

di Claudio Chiarani

ArcoARCO - Gli autovelox «finti», in altre parole gli «speed check», quei barilotti arancioni posizionati agli ingressi delle città non possono essere comprati e installati nei comuni. Parole di Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti, dette in un servizio della trasmissione televisiva «Le Iene». Cosa che avevamo scritto poco più di un mese fa, e che ora vede la replica del primo cittadino di Arco Alessandro Betta.
Allora signor sindaco, le cose come stanno?
«Imbarazzante. Altro non mi sento di dire se non che in Italia siamo arrivati, o forse è da tempo che abbiamo passato il limite, a un punto in cui un ministero smentisce il proprio ministro. Proprio oggi, in seguito all'incidente occorso ieri ai Gazzi, io e il vicesindaco siamo stati tempestati di telefonate per installarne di nuovi in zona. Ma la gente crede che se uno in moto decide di transitare, come è successo due mesi e mezzo fa, ai centocinquanta all'ora uno Speed Check serva?»
Infatti la gente ha capito che non servono a nulla e, dunque, transitano egualmente violando il limite. Denaro buttato dunque?
«No, decisamente no, perché l'esperimento congiunto al limite dei trenta all'ora funziona. Gli Speed Check svolgono una funzione deterrente in questo, non è tutto da buttare. Però sinceramente l'Italia non mette le amministrazioni in grado di capire come comportarsi. Per questo sono amareggiato.»
Il ministro Lupi ha affermato una cosa; il ministero che dirige, quello dei Trasporti sembra averlo in qualche modo contraddetto, asserendo che è facoltà dei comuni installarli, a patto però di controlli periodici agli stessi.Allora dove sta la verità?
«La verità non lo so, ripeto, so solo che oggi i cittadini chiedono agli amministratori comunali sicurezza. Noi facciamo il possibile, ma va chiaramente detto che se la gente non si responsabilizza a sua volta siamo impotenti davanti a ciò. Le ripeto il caso del motociclista finito addosso al cancello ai Gazzi. Se quello decide di aprire il gas e si va a stampare, non è che il sindaco può essere lì a vietarglielo. Certo, daremo risposte chiare, proprio oggi abbiamo fissato una riunione per il 1° agosto in merito al problema viabilità e velocità in zona. La gente sa che lì ci abito anch'io, dunque sono al corrente».
Quanto sono costati all'amministrazione arcense gli Speed Check?
«La giunta aveva deciso di acquistarne sei per una spesa stimata attorno ai 1.500 euro l'uno».
Avete intenzione di tenerli, e se sì, ripristinare quello a sud dell'abitato di San Giorgio divelto e più riapparso in loco?
«Tenerli sì, certo. Quello divelto da un mezzo pesante a San Giorgio stiamo valutando se può essere riparato».

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