Maza, gli ultimi due mesi di vita

Il conto alla rovescia è entrato nella fase decisiva ma per l'annuncio ufficiale i vertici di Provincia e Comunità di Valle preferiscono rimanere un tantino ancora «coperti», almeno per ora. Senza smentire però che una comunicazione in tal senso è già stata recapitata negli uffici di via Rosmini e che il mittente è ai «piani alti» degli uffici provinciali

di Paolo Liserre

discarica__3320354.jpgIl conto alla rovescia è entrato nella fase decisiva ma per l'annuncio ufficiale i vertici di Provincia e Comunità di Valle preferiscono rimanere un tantino ancora «coperti», almeno per ora. Senza smentire però che una comunicazione in tal senso è già stata recapitata negli uffici di via Rosmini e che il mittente è ai «piani alti» degli uffici provinciali. Quel che conta però è la sostanza: la discarica della Maza ha le settimane contate. Per la precisione una decina, se tutto va bene, o poco più. Entro settembre comunque la chiusura di un impianto che ha decenni di vita alle spalle e polemiche che hanno fatto versare fiumi d'inchiostro dovrebbe essere realtà. Questa volta sul serio.


In tal senso c'è la comunicazione ufficiale pervenuta alla Comunità di Valle poco tempo fa e in questa direzione vanno anche le parole, seppur contrassegnate dalla cautela, pronunciate ieri dall'assessore provinciale all'ambiente Mauro Gilmozzi: «Diciamo che è iniziato il processo di drastica riduzione del conferimento di rifiuti alla Maza - afferma l'assessore - E che stiamo procedendo ad una veloce cessazione del funzionamento della struttura». L'obiettivo è la fine dell'estate, entro settembre appunto. E stavolta, fanno intendere da Trento, dovrebbe essere veramente la volta buona. Resta da definire dove verranno conferiti i rifiuti dell'Alto Garda dal prossimo autunno.


La chiusura della «Maza», alla quale dovrà necessariamente seguire un piano di messa in sicurezza e recupero dell'area, rientra nel progetto complessivo su scala provinciale di riorganizzazione del sistema «raccolta e smaltimento» dei rifiuti. In teoria la vita della discarica arcense sarebbe potuta essere anche più «lunga» considerando l'incremento della raccolta differenziata e di conseguenza il minor conferimento di rifiuti indifferenziati presso la Maza. A fine 2013 la raccolta differenziata ha raggiunto il 59,83%: era al 56,25% nel 2009, al 54,85% nel 2010, al 56,55% nel 2011, al 58,51% nel 2012.

 

Il rifiuto residuo pro capite è passato dai 199,80 chilogrammi all'anno del 2010 ai 193,97 del 2011, ai 181,52 del 2012 e ai 173,65 del 2013, con la popolazione passata da 57.622 a 60.331. Per quanto concerne i costi di gestione, questi  sono rimasti sostanzialmente stabili tra il 2011 e il 2013 mentre è cresciuta e non di poco l'incidenza del costo del percolato: 602.879 euro (pari al 24% sul totale) nel 2011, 740.076 (29%) nel 2012, e l'ultimo dato riferito al 2013 parla di 859.215 euro, pari al 34%.

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