Dopo il voto euforia Pd Ma Patt e Upt frenano

Sembra essere partito col piede sbagliato il confronto tra le tre «gambe» del centrosinistra-autonomista rivano lungo il cammino che nei prossimi mesi dovrà portare al rinnovo dell’alleanza di governo e all’individuazione del candidato sindaco da mettere in campo per le amministrative del 2015.

di Paolo Liserre

rossi e mosanerSembra essere partito col piede sbagliato il confronto tra le tre «gambe» del centrosinistra-autonomista rivano lungo il cammino che nei prossimi mesi dovrà portare al rinnovo dell’alleanza di governo e all’individuazione del candidato sindaco da mettere in campo per le amministrative del 2015. Le dichiarazioni del segretario democratico Alessio Zanoni all’indomani del voto di domenica e del risultato «storico» del Pd anche a Riva, non sono decisamente piaciute (per usare un eufemismo...) ai maggiori alleati di governo, Patt e Upt. I cui vertici locali ieri non si sono fatti certo pregare per ribattere punto su punto alle «esternazioni entusiastiche», forse fin troppo, del segretario democratico.
Nell’intervento sulle colonne dell’Adige», in buona sostanza Zanoni ha rimarcato che «spetta al Partito Democratico l’onore e l’onere di presentare il candidato sindaco, condiviso con gli alleati ovviamente. E se Adalberto Mosaner sarà disponibile a guidare nuovamente la coalizione, ritengo abbia tutte le carte in regola per farlo». Zanoni non pensa ad un Pd «autosufficiente» ma - ha sottolineato - «se qualcuno verrà a chiederci di passare la mano, siamo pronti ad andare da soli. E una lista civica guidata da un nome altisonante della politica locale facciamo presto a trovarla». E tanto per togliersi qualche sassolino dalle scarpe aveva sottolineato come «il 4,4%, ovvero 297 voti assoluti, raccolti dalla Svp» con il sostegno di Patt e Upt fossero poca cosa e «un segnale importante» da tenere in considerazione.
A stretto giro di posta arrivano in queste ore le repliche dei due responsabili locali di Patt e Upt, Gianfranco Santoni e Giuseppe Inama, che con toni decisamente diversi (diretti e secchi quelli del primo, più concilianti e lontani da una volontà polemica quelli del secondo) di fatto raffreddano l’entusiasmo del segretario democratico. «Credo che anche il Patt abbia l’onore e l’onere di presentare il candidato sindaco alle prossime elezioni comunali a Riva - chiarisce senza mezzi termini il segretario delle Due Stelle Alpine Gianfranco Santoni - Noi siamo disponibili ad un accordo con Upt e Pd ma senza fare nomi o già definire i ruoli». Il responsabile autonomista locale ribadisce il proprio sostegno all’asse Patt-Upt e alla prospettiva di un partito territoriale. E rispetto alla presenza di una lista civica prospettata da Zanoni, Santoni ribatte sul colpo: «Anche noi abbiamo una forte lista civica che si sta affiancando al Patt. Una lista civica che condivide il nostro pensiero di centro autonomista, ma che soprattutto condivide gran parte della bozza di programma sul futuro di Riva del Garda». E il segretario autonomista chiude con una battuta, riprendendo una stoccata dello stesso Zanoni: «Ognuno di noi tenga i piedi nelle proprie scarpe? Se vuole all’assessore Zanoni gliele regalo io un bellissimo paio di pantofole con ricamate due bellissime stelle alpine. Con il cuore».
Secondo Giuseppe Inama, coordinatore cittadino dell’Upt-Unione per il Trentino, «il voto di domenica non è stato un voto al Pd ma a Renzi e contro la paura dell’instabilità, del populismo e dell’antieuropeismo. E i nostri elettori hanno votato in gran parte Pd. Comunque il nostro progetto di portare Dorfmann in Europa è andato a buon fine, in parte anche grazie al voto locale. Le prospettive su Riva? La gente, e lo ha chiesto col voto di domenica, vuole concretezza e prospettiva per la città. Le tre forze maggiori di governo (Pd, Patt e Upt) si siedano attorno ad un tavolo e discutano di cosa si può e si deve fare per Riva. Al di là di nomi e persone». Giuseppe Giuliani del Partito Democratico è consigliere comunale, membro del direttivo guidato dal segretario e assessore Alessio Zanoni nonché coordinatore del «Comitato Pro Renzi»: «Ovviamente siamo felici per il risultato, un risultato che premia la concretezza e la prospettiva di speranza trasmessa dal nostro segretario. Che ha vinto puntando molto e attuando un vero rinnovamento. Ecco, Riva del Garda non può essere fuori da questo mondo e sottrarsi al rinnovamento».

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