Ambiente / L’allarme

Lago di Ledro, le acque restano balneabili. A Baselga di Piné invece c'è il divieto

Per quanto riguarda il bacino ledrense, la preoccupazione nasceca dallo sversamento di acque torbide: fortunatamente l'analisi ha dato esito negativo. Diversa invece la situazione sull'altopiano, dove nel lago di Serraia l'Apss ha rilevato la presenza di microtossine, legate alla fioritura di alghe, che possono avere effetti sanitari su persone e animali. Vietate anche le attività sportive, come il dragon boat

TRENTO.  Restano balneabili le acque del lago di Ledro. Tra venerdì e sabato della scorsa settimana, infatti, era stato segnalato lo sversamento di acque torbide. Si tratta - informa una nota - della seconda segnalazione nell'arco di due settimane. Sul posto sono intervenuti il Comune di Ledro, l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (Appa), i vigili del fuoco e la polizia locale. Sono stati raccolti nuovi campioni, e l'esito delle indagini, comunicato oggi al Comune, è negativo.

Rimane da chiarire ulteriormente, invece, la situazione legata all'acqua che giunge da un tubo in prossimità del lago di Ledro. Domani un'apposita task force sarà di nuovo sul luogo per approfondire il problema e per capire da dove parte l'acqua che si è scaricata nel lago. Le attività commerciali limitrofe - si legge nella nota - si sono già rese disponibili per collaborare.

Istituito, invece, da un paio di giorni, il divieto di balneazione nel lago di Serraia, sull'altopiano di Piné, con stop anche alle attività sportive. L'ordinanza che vieta di fare il bagno nello specchio d'acqua, da decenni alle prese con ricorrenti fioriture algali, è stata firmata venerdì 8 settembre dal vice sindaco di Baselga, Piero Morelli. Un provvedimento assunto in via precauzione, si legge, al fine di salvaguardare la salute pubblica, alla luce di quanto emerso dalle analisi condotte dall'Azienda sanitaria che - a proposito delle alghe - hanno indicato «la presenza di microtossine che possono avere effetti sanitari su persone ed animali».

Uno stop alla balneazione che arriva a stagione turistica quasi finita, ma che non si può certo definire un fulmine a cielo sereno. La fotografia scattata dal report di agosto dell'Appa, l'Agenzia provinciale protezione ambiente sullo stato di "salute" dello specchio d'acqua e di alcuni immissari, aveva già restituito un quadro a tinte fosche, con valori allarmanti dei nutrienti (azoto, fosforo) e potassio, collegati all'utilizzo di fertilizzati nelle serre dei piccoli frutti e anche parametri indicatori di «inquinamento fecale». In estate, sempre secondo il report, non si era invece evidenziata la presenza del cianobatterio del genere Dolichospermum, responsabile delle fioriture superficiali degli scorsi anni e «unico organismo per il quale si è notata una debole correlazione con i pompaggi dal lago».

A fare scattare il provvedimento la nota dell'Unità operativa di igiene e sanità pubblica con la quale si informava il Comune che «l'esito delle analisi effettuate ha consentito di identificare le alghe come appartenenti alla specie Microcystis aeruginosa, e la ricerca di tossine ha dato esito positivo accertando la presenza di un mix di microcistine (epatotossine) in attribuzione alle alghe».

Ma a fare scattare lo stop alla balneazione - che il Comune ha adottato dopo essersi confrontato con Azienda sanitaria, Appa e Fondazione Mach - è il possibile rischio connesso alla presenza di questo tipo di alghe: «In questa fase non è da escludere la possibilità di effetti sanitari sulle persone, oltre che sugli animali», l'aspetto evidenziato dall'Azienda sanitaria. «Abbiamo preso atto delle analisi, chiesto chiarimenti e ci è sembrato opportuno inibire balneazione e attività sportive, per non fare correre, nemmeno in via ipotetica, alcun rischio alle persone», spiega il vicesindaco Morelli. Ieri, la notizia dell'ordinanza, che rimarrà in vigore «fino a cessazione della criticità», è stata resa pubblica anche attraverso il canale social del Comune, accompagnata da un messaggio del sindaco Alessandro Santuari e del suo vice.

«Dopo due anni di tregua purtroppo questa estate si è ripresentata la fioritura di alghe superficiali sul nostro lago di Serraia - si legge - Un anno nel quale le iniziative per il risanamento sono finalmente state avviate e che comprendono attività di abbattimento dei nutrienti in entrata, rimodulazione dei pompaggi idroelettrici, monitoraggio dei parametri, interventi sull'ossigenatore, installazione di misuratori di portata etc. Interventi in parte importante finanziati con le risorse olimpiche. Gli ultimi campionamenti dell'Azienda sanitaria, che vengono svolti regolarmente per monitorare la situazione - si spiega - hanno evidenziato la presenza di microtossine che possono avere effetti sanitari su persone ed animali».

Da qui lo stop a tuffi, nuotate, navigazione o dragon boat. «Dispiaciuti per quanto successo invitiamo residenti e turisti a continuare godere delle passeggiate attorno ai nostri Laghi; per gli amanti del bagno settembrino, a godersi le limpide acque del lago di Piazze», concludono sindaco e vice. Ora cosa succede? «Azienda sanitaria e Appa tengono monitorata salute del lago e potenziali rischi per la salute pubblica - spiega Morelli - Continueranno il monitoraggio stretto delle condizioni del lago, con report giornalieri e, quando possibile, revocheremo l'ordinanza. Lo faremo quando ci sarà l'assoluta certezza che i valori sono sotto controllo. La situazione - assicura - è sotto l'attenzione massima di Azienda sanitaria, Provincia e Comune».

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