Ambiente/ L’allarme

Piné, lago di Serraia in sofferenza: le condizioni ambientali ed ecologiche sono critiche

Le analisi dell'Agenzia per l'ambiente (svolte il 1°, 8 e 22 agosto): preoccupano le notevoli quantità di nutrienti (azoto, fosforo) e potassio, collegati all'utilizzo di fertilizzati nella coltivazione dei piccoli frutti, presenti nel "Foss Maestro" maggiore immissario del lago

ANALISI in Trentino l'inverno disastroso ha favorito la siccità

di Daniele Ferrari

BASELGA DI PINE'. Un lago in condizioni ambientali ed ecologiche critiche e tale da non raggiungere gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa ("stato ecologico buono"). Questa la conclusione contenuta nell'aggiornamento compiuto ad agosto 2023 dall'Agenzia provinciale protezione ambiente (Appa) sulla qualità ecologica del lago di Serraia e sul monitoraggio delle acque di alcuni immissari. Dati ed analisi confermati dai fenomeni di eutrofizzazione algale (con comparsa di microalghe e mucillagine a tinte verdi) che si stanno ripetendo in questi giorni in più punti del bacino pinetano, e che sono stati al centro del recente incontro del comitato tecnico promosso da provincia ed Università di Trento sullo stato salute ed il recupero ambientale di Serraia.

A preoccupare, le analisi ed i rilievi di Appa (svolti il 1°, 8 e 22 agosto), sarebbero le notevoli quantità di nutrienti (azoto, fosforo) e potassio, collegati all'utilizzo di fertilizzati nella coltivazione dei piccoli frutti, presenti nel "Foss Maestro" maggiore immissario del lago di Serraia. «Il parametro "fosforo totale al rimescolamento" - si legge nelle note di Appa - si mantiene costantemente sopra la soglia dei 20 microgrammi/litro. Il fosforo totale è quindi da 4 a 20 volte superiore rispetto a tale soglia normativa».

Non meno preoccupazione desta l'immissario "Rio Crede", che scende dal versante nord-ovest del lago di Serraia (lungo le frazioni di Rizzolaga, Sternigo e Ricaldo) che oltre ad «elevate concentrazioni di nutrienti presenta importanti valori e parametri indicatori di inquinamento fecale» (confermati nei campionamenti del 1° e 22 agosto).

«I dati di Appa evidenziano un situazione di sofferenza e criticità ambientale in parte nota (i dati finali non sono molto dissimili dal 2022) - spiega il sindaco di Baselga Alessandro Santuari - la nostra amministrazione non è stata ferma ed in questi mesi i comuni di Baselga, Bedollo ed il Comitato Laghi hanno messo a punto una serie di azioni concrete e condivise (inerite nel Patto per i Laghi firmato ad inizio agosto). Accanto all'avvio di un concorso di idee per trovare le modalità più efficaci per la fitodepurazione naturale del lago (due i bio-filtri previsti sulle sue sponde), siamo in attesa dei fondi per la riqualificazione e lo sviluppo ambientale ed economico del Pinetano dopo la rinuncia all'evento olimpico (attesi 21 milioni di euro). Somme che andranno in parte a migliorare la rete fognaria circumlacuale captando eventuali scarichi civili o zootecnici che finiscono nel Rio Crede».

In estate non si è evidenziata la presenza significativa di cianobatteri e alghe (genere Dolichospermum) responsabili delle fioriture superficiali, unico organismo per il quale si è notata una debole correlazione con i pompaggi dal lago. «Dopo una positiva estate assistiamo ora a nuove consistenti fioriture autunnali - precisa il chimico Fulvio Mattivi presidente del Comitato Tutala Laghi - preoccupa la presenza di nuove tipologie di cianobatteri (famiglia delle Microcystis) pericolosi per la salute di uomo e animali, e che in agosto hanno portato al divieto di balneazione in alcuni grandi laghi (lago di Lugano).

L'attenzione e la tutela ambientale verso il lago di Serraia, non va abbassata, solo con l'impegno di tutti (Provincia, Comuni, Università, Comitati di ricerca) si possono eliminare nuovi nutrienti e il fosforo presente in profondità, avviando un risanamento naturale e sostenibile».

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