In Comune niente mozione unica per interrare l'elettrodotto Il sindaco: ma dialogheremo

Nessuna mozione comune sullo spostamento e possibile interramento dell'elettrodotto Borgo-Lavis (progetto T. 22.290), e posizioni ancora distanti tra gruppi di maggioranza e minoranza del consiglio comunale a Pergine.

Dibattito acceso, ma nessun accordo o documento condiviso, mercoledì sera nella seduta in videoconferenza dell'assemblea comunale perginese chiamata ad esaminare due distinte mozioni dedicate alla controversa questione della delocalizzazione della linea elettrica aerea a media e alta tensione (prevista tra i territori di Lavis, Civezzano, Baselga, Pergine e Vignola Falesina), una presentata dalla cinque liste civiche di maggioranza e una della coalizione di minoranza «Polo civico autonomista» (liste Patt, Fare Comunità e Coesione).

Dopo la lettura dei due documenti da parte del capogruppo della Civic@ Pergine Alberto Frisanco e di Carla Zanella (Fare Comunità), il dibattito è stato aperto dal sindaco Roberto Oss Emer che ha espresso la volontà della giunta di non ritirare in autotutela la delibera con cui lo scorso 16 giugno esprimeva parere positivo sull'iter progettuale sin qui condotto da Terna Rete Italia.

«Si tratta di un parere dovuto in un iter complesso avviato ancora nel 2006 e il cui ritiro rischia di compromettere il lavoro svolto dalle passate amministrazioni, rinviando nel tempo lo spostamento dell'elettrodotto da un'area molto urbanizzata della città - ha spiegato il sindaco Oss Emer - Non spetta al consiglio comunale esprimersi su aspetti molto tecnici e complessi e suggerire soluzioni alternative (interramento), ma semmai avviare con Terna e Provincia un dialogo per concretizzare l'atteso spostamento senza nuovi danni e rischi al territorio e che appaia sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico».

Il sindaco Oss Emer, rispondendo a una precedente interrogazione, ha spiegato che lo scorso 9 settembre aveva avuto a Roma un incontro personale con i vertici di Terna, mentre ora sta costantemente seguendo la tematica per la quale è già stato fissato un incontro con il vicepresidente della giunta provinciale Mario Tonina alla presenza dei vertici della Comunità di Valle e della Conferenza dei sindaci dell'Alta Valsugana.

A nulla sono valsi i tentativi della capogruppo del Pd Marina Taffara (non ammessa dal regolamento la discussione sul punto di ordine del giorno) e di Stefano Tomaselli (capogruppo Patt) di giungere ad un'unica mozione condivisa, in modo da ribadire con forza la necessità dello spostamento e dell'interramento dell'impattante elettrodotto.

Con l'astensione dei consiglieri di minoranza è stata quindi approvata la mozione delle liste civiche (15 voti a favore), mentre la stessa maggioranza ha bocciato il documento delle opposizioni (6 voti a favore e 15 contro). Si resta ora in attesa delle comunicazioni assicurate dal sindaco Oss Emer ai consiglieri dopo l'incontro tra Terna e Provincia (progetti, espropriazioni e lavori potrebbero subire un nuovo rinvio visto la pandemia da Covid-19), anche se lo spostamento dell'elettrodotto «Borgo-Lavis», dopo aver infiammato la campagna elettorale, rischia di alzare la tensione anche in consiglio comunale.

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