Castello, raccolta ferma: progetto da rilanciare

di Luigi Oss Papot

Dopo le alterne vicende che hanno visto protagonista il Comitato Castel Pergine - da una partenza col botto otto mesi fa a un momento di crisi che da più di un mese sta lasciando un grande punto di domanda ai sottoscrittori, con l’addio di Michele Andreaus e di Flavio Pallaoro e la presidenza assunta da Carmelo Anderle - è l’associazione Amici della Storia, che ha aderito alla sottoscrizione mesi fa, a cercare di riportare di nuovo l’attenzione sul progetto.

«L’associazione Amici della Storia di Pergine - si legge in una nota - che della vicenda dell’acquisizione del castello è stata convinta e attiva sostenitrice nel corso di questo difficile 2017, intende chiedere l’attenzione di tutti coloro che hanno a cuore il destino del Castello di Pergine, un patrimonio delle persone che abitano questo territorio, ma anche di quanti lo hanno attraversato e abitato per turismo, lavoro, affezione, e che lo abiteranno e visiteranno in futuro o avranno modo di conoscerlo e di apprezzarlo. Ci appelliamo a coloro che ancora non sentono come proprio questo ?luogo del cuore?, di ripensare e di riconsiderare la scelta di sostenere la sua acquisizione, affinché sia restituito alla comunità».

La situazione attuale è difficile anche se, come aveva annunciato il presidente Carmelo Anderle pochi giorni dopo la nomina, la trattativa con la famiglia Oss, proprietaria del castello, sarebbe comunque continuata alla ricerca di un nuovo accordo. Non è ancora dato sapere se il bando provinciale, con cui il Comitato avrebbe potuto ottenere fino a 2 milioni di euro, verrà rifatto e neanche se e quali istituti di credito sosterranno l’iniziativa: e il rendiconto delle sottoscrizioni sul sito internet del Comitato è fermo al 13 novembre, con quasi 200.000 euro raccolti.

«Il Comitato è al lavoro con rinnovato entusiasmo per concludere l’acquisto del Castello di Pergine. A breve convocheremo un’assemblea di tutti i sottoscrittori con importanti novità» si legge sempre sul sito.
Ma intanto, il 20 novembre, il Comitato si è riunito per deliberare alcune modifiche al proprio atto costitutivo del 14 aprile 2017: l’articolo 10 ora prevede «la possibilità di restituzione delle somme versate dai singoli sottoscrittori, ove ne facessero richiesta scritta al Comitato».

Una svolta, se ci sarà, non può attendere: infatti, l’articolo 9 dello stesso atto costitutivo, non modificato il 20 novembre, afferma che «nel caso in cui entro la data del 31/12/2017 non si sarà raccolto l’importo necessario alla conclusione dell’acquisto del Castello, il Comitato verrà sciolto».

Gli Amici della Storia (nel cui direttivo siede anche Manuela Dalmeri, che fa parte del Comitato Castel Pergine), per tenere alta l’attenzione sulla situazione, già da tempo sta lavorando su una ricerca storica che vede come oggetto il castello soprattutto in età moderna, anche grazie all’aiuto di Verena Neff, che ha gestito il castello insieme al marito Theo negli ultimi venticinque anni: «Uniamo il nostro appello di Associazione di studio - si conclude la nota - a quello di tanta gente che, in vario modo e con grande abnegazione, si è impegnata durante quest’ultimo anno per garantire all’uso turistico, artistico, culturale in senso lato un così significativo monumento, una fonte così importante per la nostra storia».

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