Rifiuti, 255 sanzioni grazie alle 55 telecamere

Oltre 250 sanzioni elevate da inizio anno contro l'abbandono dei rifiuti e ben 55 punti del territorio sorvegliati con l'uso di fototrappole ed un coordinato sistema di videosorveglianza identificando colpevoli e comportamenti abusivi. Non si ferma a Pergine e in Alta Valsugana la lotta contro il degrado, l'abbandono di rifiuti e l'imbrattamento di edifici ed arredi con le bombolette spray ("presunti graffiti").

Un fenomeno non nuovo nella città perginese, ma cresciuto con il posizionamento delle "calotte" sui cassonetti degli imballaggi leggeri, e ritornato d'attualità dopo i recenti "selvaggi" abbandoni di rifiuti ed ingombranti (materassi) in piazza Serra. Contro questi fenomeni di degrado urbano è stata emessa lunedì un'ordinanza del comandante del Corpo di polizia locale Andrea Tabarelli per implementare e disciplinare il sistema di videosorveglianza mobile (foto-trappole) sul territorio comunale, fissando finalità, ambito d'applicazione, modalità di trattamento dei dati raccolti oltre a diritti e doveri degli interessati.

«Oggi la videosorveglianza può essere un valido aiuto per la tutela del patrimonio, la sicurezza urbana ed il rispetto delle disposizioni sul conferimento dei rifiuti - ricorda il comandante Tabarelli - le fototrappola consente di raccoglie e registrare immagini identificando in modo diretto o indiretto le persone riprese con foto o filmati video».

Se la decina di "fototrappole" in dotazione al Corpo di polizia urbana Alta Valsugana (12 mega pixel, sistema di fotografia all'infrarosso e collegamento wi-fi con scheda telefonica in modalità mms) saranno collocate a rotazione in 55 diversi siti del territorio, serve anche la collaborazione dei cittadini. «La tecnologia è importante, ma da sola non basta, visti limiti e difficoltà d'utilizzo dei dati personali registrati in automatico (salvo che per fini di polizia giudiziaria e di indagine penale) - conclude Tabarelli - è fondamentale la collaborazione e la puntuale segnalazione di tutti i cittadini (ai quali viene garantito l'anonimato). Il senso civico si costruisce con l'aiuto e la collaborazione di tutti, ed è l'unico antidoto reale contro il degrado e la deriva sociale».

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