Alzheimer, nuova palazzina pronta in ottobre

di Daniele Ferrari

Un rinnovato impegno a favore delle persone anziane colpite dalla patologia dell’Alzheimer, e altre forme di demenza senile, e in sostegno delle loro famiglie spesso in difficoltà a sostenere e gestire i vari stati degenerativi che colpiscono gli anziani.
Con il mese di settembre, riconosciuto a livello internazionale come «Mese dell’Alzheimer» (il 21 settembre si tiene la 24ª «Giornata Mondiale» promossa sin dal 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), anche a Pergine e in Alta Valsugana si rinnovano le iniziative e gli incontri a sostegno dei pazienti e delle loro famiglie, grazie anche al servizio «Cafè Alzheimer» promosso dall’Apsp «Santo Spirito - Fondazione Montel».
 
Oggi il morbo di Alzheimer colpisce una persona su otto sopra i 65 anni e una su 2,5 oltre gli 85 anni, con oltre un milione di pazienti in Italia e 36 milioni di ammalati in tutto il mondo. In Trentino, secondo i dati dell’Associazione Alzheimer Trento Onlus, il numero di malati sarebbe vicino alle 7.500 unità, un dato sottostimato visto che ogni anno si registrano 500 nuovi casi, e le persone non autosufficienti sono oggi 13.500, destinate a salire ad oltre 78 mila nel 2031 (con un trend del +32%). 
«L’Alzheimer può essere definita la patologia senile più grave del nuovo Millennio - spiega Giovanni Bertoldi direttore dell’Apsp S. Spirito Fondazione Montel, che gestisce le due Rsa perginesi di via Pive e via Marconi - malattia che richiede nuove modalità e strutture d’accoglienza, ma anche attenzione e sostegno alle famiglie che sperimentano ogni giorno le difficoltà ed i disagi della cura (spesso a domicilio) di un loro congiunto».
 
«Sono undici i posti letto garantiti ai pazienti affetti da Alzheimer (che possono ancora camminare da soli) nel Nucleo Sorgente posto al 4° piano della struttura di via Pive, mentre altri casi di demenza senile sono trattati in altri reparti (oltre venti) - spiega il direttore Bertoldi -; il Centro diurno Alzheimer convenzionato con Azienda sanitaria e Provincia assicura due posti (dalle 8.30 alle 17.30) a pazienti che possono rientrare al loro domicilio». 
Ma si stanno concludendo anche i lavori della nuova Palazzina Alzheimer con nuovi spazi e sevizi più mirati: «I lavori termineranno ad ottobre e dal 2018 la nuova struttura garantirà 12 posti letto per pazienti Alzheimer (previsto un giardino protetto e moderne attrezzature) - conclude Bertoldi -. Al 2° piano saranno realizzati due appartamenti protetti per anziani autosufficienti (i primi in Alta Valsugana), tre posti letto gestiti in convenzione con la Comunità di Valle. Per prevenire e curare l’Alzheimer serve una nuova sensibilità famigliare, ma anche grande impegno delle strutture residenziali, assicurando la presenza costante di personale qualificato: uno a uno per ogni paziente».
 
Iniziati nel 2016, da lunedì 4 settembre ritorneranno intanto dalle 17 alle 18.30 gli incontri mensili di «Cafè Alzheimer», previsti il primo lunedì del mese nel nuovo centro servizi di via Pive (piano terra). Si terrà invece mercoledì 20 settembre il convegno «Alzheimer-Art: i diversi canali della comunicazione» per illustrare come le «arti-terapie (attività plastico-pittorica, musico-terapia, danza-movimento-terapia, e teatro-terapia) possano prevenire e ritardare i vari stadi dell’Alzheimer e delle demenze senili, evento organizzato con l’associazione Artedo.
 

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