Darsena Dalmeri da rilanciare

di Daniele Ferrari

Riportare all’antico splendore il manufatto della «Darsena Dalmeri», valorizzando l’intero lungolago di S.Cristoforo ed avviando un museo della pesca unico in Trentino.

Questa la volontà dell’associazione «Noi per l’Is-cia» e dei «Pescatori Rivieraschi», titolari un antico diritto di pesca sul lago di Caldonazzo riconosciuto nel 1899 da una storica sentenza della Corte Imperiale di Vienna, e che ora hanno avviato un progetto di riqualificazione della struttura, a lungo utilizzata per l’attracco delle barche, il deposito delle reti e la raccolta del pesce.

Sabato scorso in occasione della «Sagra de l’Is-cia» in tanti hanno potuto conoscere le vicende (tra storia e leggenda) dello storico manufatto in legno posto sull’estremo lembo est della spiaggia di S. Cristoforo.

«La costruzione venne realizzata nei primi anni del 1900, e fu utilizzata a lungo dai pescatori professionisti del lago (in particolare i fratelli Dalmeri) per la raccolta e l’invio del pregiato pesce di lago su tutti i mercati ittici del Nord Italia (da Torino, a Milano e Verona) grazie ad apposite cassettine di legno con il ghiaccio - spiega Giuseppe Angeli dei Pescatori Rivieraschi - la provincia nel 2002 ha ristrutturato l’edificio sostituendo la palificazione, le travi e assi in larice, e collocando una nuova copertura. Da allora la darsena è rimasta chiusa e non visitabile, quasi dimenticata, ma rappresenta un raro esempio di manufatto storico per la pesca in Trentino».

La valenza didattica, promozionale e turistica della «Darsena Dalmeri» è stata ribadita più volte dall’associazione «Noi per l’Is-cia» che dopo la presentazione a maggio di un progetto di valorizzazione (museo, visite guidate, laboratori sulla pesca), ha ottenuto per la sagra di inizio agosto una sua prima riapertura al pubblico.

«Grazie alla collaborazione dei servizi provinciali caccia e pesca e bacini montani in tanti hanno potuto visitare per la prima volta la darsena, vedere i suoi interni e capirne la sua storia e possibili utilizzi - spiega Claudio Angeli presidente di Noi per l’Is-cia - siamo stati rassicurati sulla conclusione dei lavori sia all’interno (con un pavimento trasparente sopra l’attuale tavolato) sia sul pontile e la terrazza verso il lago (lunga oltre 6 metri), prevendo in futuro anche una passerella verso il canneto. Con il coinvolgimento dei giovani volontari o di alcuni storici pescatori ed appassionati è possibile pensare alla sua apertura almeno nei week-end estivi e l’avvio di tante iniziative didattiche e laboratoriali tra emozioni e sensazioni uniche».

La storia e le vicende della «Darsena Dalmeri» sono state narrate sabato tra realtà e fantasia nel racconto di Manuela Filippi letto da Morena Roat.
«La struttura è posta a due passi dal centro nautico comunale Ekon e dalla chiesetta di San Cristoforo e potrebbe completare l’utilizzo e la fruizione del lungolago - ha precisato sabato Stefano Ravelli presidente dell’Apt Valsugana Lagorai - in questi anni comune, enti e operatori hanno valorizzato spiagge e strutture di S. Cristoforo (cura di spiagge ed arredi, bau-beach e riapertura del lido).
Serve una formula gestionale e di apertura al pubblico senza grandi costi, ma che valorizzi il volontariato ed i progetti estivi per giovani e studenti».

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