«La biblioteca che vorrei» Condivisione di idee

di Luigi Oss Papot

Per la fine del 2018, la nuova biblioteca di Pergine, nelle adiacenze del teatro comunale, dovrebbe essere completata e pronta al suo utilizzo. Si andrà a formare quindi un vero e proprio polo culturale cittadino, in posizione strategica, che fin da ora si prefigge di diventare un luogo di aggregazione sociale: basti pensare che in un unico luogo verranno a trovarsi il teatro, la biblioteca, l’archivio storico, il museo della scuola e la sala espositiva «Raffaele Fanton». Il potenziale quindi, e le aspettative, sono elevatissimi.

«La realizzazione di una nuova biblioteca - spiega l’assessora alla cultura del Comune, Elisa Bortolamedi - offre una grande opportunità di cambiamento, non solo negli spazi ma anche nei servizi. Per questo motivo vogliamo ripensare il ruolo, i servizi e la missione, a partire dai bisogni della comunità locale».
Bisogni che i cittadini potranno direttamente far presente all’amministrazione comunale, grazie a un percorso innovativo quanto creativo, denominato «La biblioteca che vorrei», e che coinvolgerà i cittadini residenti nel Comune di Pergine e nel territorio della Comunità di valle Alta Valsugana e Bersntol. «L’obiettivo generale - spiega ancora Elisa Bortolamedi - è quello di favorire la creazione di un’identità della nuova biblioteca condivisa con la popolazione; le azioni poste in atto mireranno a valorizzare la partecipazione dei cittadini nell’allestimento, a stimolare l’interesse nei confronti della nuova biblioteca e ad attivare reti sul territorio che permettano di creare un ambiente vissuto trasversalmente da tutte le fasce d’età della popolazione».

Alla cittadinanza verrà quindi proposta tutta una serie di attività che permetteranno di entrare in contatto e in dialogo diretto con l’amministrazione comunale: tutti potranno condividere le loro idee, le loro proposte e osservazioni.

Sul prossimo numero in uscita del bollettino comunale sarà possibile trovare un questionario da compilare, inserendo le proprie idee e proposte, le aspettative e anche quello che non si vorrebbe trovare nella nuova biblioteca; oltre a questo, lasciando i propri dati, ci sarà la possibilità di far parte di un gruppo di riflessione, confronto e approfondimento sul futuro della nuova biblioteca, che lavorerà in stretto contatto con l’assessorato alla cultura e metterà in atto, già nei prossimi mesi, le iniziative per «dare identità» alla nuova biblioteca. Il questionario potrà essere consegnato in biblioteca in piazza Serra, oppure spedito via mail.
«Inoltre - specifica ancora Elisa Bortolamedi - in alcune zone del centro città e nelle frazioni verranno poste delle bussole che permetteranno ai cittadini di ?imbucare? la loro idea di biblioteca dei sogni».
Il coinvolgimento riguarderà tuttavia anche le scuole del territorio per la creazione di alcuni elementi decorativi: verrà attuato un concorso di disegno, e i vincitori vedranno le loro opere stampate sulla carta da parati che rivestirà una parete della sezione ragazzi della nuova biblioteca, mentre tutta la popolazione potrà letteralmente «lasciare il segno» durante la realizzazione della pavimentazione esterna.
Tutti coloro che vorranno infatti potranno lasciare un’impronta nel corridoio d’accesso alla nuova biblioteca: «L’obiettivo - conclude l’assessore Bortolamedi - è quello di stimolare il senso d’appartenenza con un gesto simbolico che veda i cittadini ?impressi? all’ingresso della struttura. La speranza è di vedere grande partecipazione della cittadinanza nel dare identità alla nuova biblioteca».

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