Sottopasso del Rastel Partono gli espropri

di Daniele Ferrari

Il sottopasso ciclopedonale del «Rastel» a Pergine potrebbe diventare presto realtà. La scorsa settimana è stata infatti approvata una determina del Servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia, che sostanzialmente stabilisce le particelle private oggetto di esproprio ai fini della regolazione tavolare delle aree sulla quali è progettata l’opera pubblica «sottopasso ciclopedonale in località Paludi a Pergine comune catastale di Ischia»: ossia, il sottopasso del Rastel. 
 
Sulla base del progetto esecutivo e dei frazionamenti redatti dall’ingegner Giancarlo Nardin sono state così individuate 11 particelle private che saranno in parte o totalmente espropriate, per 2.272 metri quadrati, a favore del demanio pubblico dello Stato - ramo strade. Salvo sempre possibili ricorsi nel termine massimo di 80 gironi, dovrebbe essere questo l’ultimo passo prima di giungere al definitivo appalto dei lavori. 
 
«L’opera è già finanziata dalla Provincia ed esiste un progetto esecutivo sulla base del quale sono state individuate le aree oggetto di esproprio - precisa l’assessore alla viabilità del comune di Pergine Massimo Negriolli - l’intera procedura sarà condotta dall’ufficio espropri dalla Provincia, e ci auguriamo che si possa giungere presto all’appalto definitivo». 
 
L’ultima versione del progetto prevede un importo complessivo di 986 mila euro, di cui 730 mila euro per lavori e 256 mila euro per somme a disposizione (tra cui rientrano anche gli importi per l’indennizzo degli espropri). «L’appalto sarà condotto dall’agenzia provinciale Apac (salvo deleghe al comune e alla sua centrale unica di committenza) - spiega ancora Negriolli - visto l’importo dell’opera dovrebbe trattarsi di una procedura semplificata ad invito (10-12 ditte) e con l’applicazione del criterio del massimo ribasso. Aspettiamo comunque il bando di gara per conoscere tutti i dettagli dell’appalto e dell’intervento strutturale».
 
Difficile per il momento definire i tempi per l’aggiudicazione e l’avvio dei lavori (primavera 2018?), anche se sembra che l’atteso sottopasso sia ormai una «vicina» realtà, garantendo così di raggiungere in sicurezza il lungolago di Caldonazzo nei pressi di San Cristoforo, e di by-passare la statale n. 47 della Valsugana in uno dei punti più pericolosi all’uscita Est di Pergine. 
Un’opera che, accanto al completamento della pista ciclabile provinciale lungo l’asse ferroviario della Valsugana, potrebbe consentire di avvicinare la comunità di Pergine al lungolago, garantendo un percorso ciclopedonale protetto e sicuro.
 
Un’opera che potrebbe portare a rivedere anche la ciclabile sperimentale attivata recentemente in via Al Lago, e che tante discussioni ha comportato dopo le deviazioni del traffico veicolare su via dell’Angi o sulla stessa statale della Valsugana, nei pressi della rotatoria di San Cristoforo.

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