Le lacrime di una comunità per l'addio a Giulia Valentini

Tanto dolore e tristezza, ma anche la certezza che «l’impronta» di Giulia resterà sempre impressa nel cuore di quanti l’hanno amata a conosciuta.

Ultimo saluto ieri nella piccola frazione pinetana di Faida per Giulia Valentini, la 27enne morta tragicamente nella serata di sabato 19 novembre a Campodazzo, mentre stava tornando dalla località altoatesina dopo da una cena di lavoro trascorsa con alcuni amici e colleghi dello studio di marketing Gabrielli di Predazzo.

Accanto a lei, sul sedile del passeggero, c'era il suo collega fiemmese Alessandro Conti, anche lui morto nell'auto precipitata nel fiume Isarco. Dietro sedevano altri due amici, che sono sopravvissuti.

Sin dalle prime ore del pomeriggio la piccola chiesa della SantissimaTrinità e il suo sagrato (vero centro del piccolo paese del Pinetano) hanno accolto tantissime persone, in arrivo anche dalle vallate vicine, per porgere un ultimo omaggio a Giulia, e stringersi attorno al dolore dei suoi genitori Laura e Flavio, del fratello Lorenzo e dei molti parenti ed amici.
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Una presenza silenziosa e composta accanto alla bara chiara della sfortunata ragazza, coperta da un cuscino di rose bianche, ed accarezzata dalla luce colorata che filtrata attraverso le vetrate della chiesa.

«So che verrai con la neve lieve e vestirai l’aria di sogni - si leggeva nella frase scelte dai famigliari per accompagnare l’immagine sorridente di Giulia - verrai nella pace dell’alba, nei nostro occhi e nei nostri giorni, oltre le rive, sarai là».


Sul tragico incidente l'autorità giudiziaria ha aperto un'inchiesta.tcolo è per omicidio colposo plurimo e lesioni personali e nel registro degli indagati ci sono trtttte di Fiè allo Sciliar, Othmar Stampfer, del presidente dell'associazione agraria che si occupa della gestione della strada e del progettista dei lavori di messa in sicurezza effettuati nel 2009.

L'incidente mortale si era consumato sabato 19 novembre verso le 23, al termine di una cena con i colleghi di lavoro della Gabrielli&Partner di Predazzo, presso il Maso Wasserer a Novale di Fiè allo Sciliar. La comitiva - divisa su quattro macchine - era partita da poco lungo la stradina stretta e ripida che porta alla statale del Brennero. Giulia Valentini procedeva sicuramente piano, come del resto gli altri veicoli. La prima macchina si era infilata sotto il ponte coperto e la seconda, una Bmw, stava facendo lo stesso quando era stata urtata leggermente dalla Ford Fiesta guidata da Giulia Valentini, che si trovava dietro. Forse la macchina aveva perso aderenza sul terreno umido ed era scivolata. Forse la giovane non si era resa conto che in quel punto, praticamente buio, c'era una curva per imboccare il ponte. Certo è che l'auto era precipitata. 

Un volo di una decina di metri, al termine del quale la macchina, finita con il muso nel torrente, si era poi ribaltata. Per due dei quattro occupanti, purtroppo, l'abitacolo - invaso dall'acqua - si era tmato in una trappola mortale.

Da subito familiari e amici avevano denunciato l'assenza di una protezione nel punto in cui la Ford Fiesta è finita nel torrente: «Se ci fosse stato un guardrail non sarebbe successo niente», l'amara constatazione.

E questo sicuramente è uno degli aspetti su cui dovrà fare luce l'inchiesta.

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