San Cristoforo resterà senza il Lido simbolo dell'estate sul lago di Caldonazzo

Uno dei luoghi turistici più noti e frequentati sulle rive del lago di Caldonazzo, ma anche una frazione perginese che fatica a rinnovare la sua immagine e dimensione attrattiva, rischia di perdere una delle strutture simbolo dell’estate in Valsugana: il «Lido».

La notizia della probabile chiusura nei prossimi mesi estivi del Lido di San Cristoforo (solarium, pub e discoteca immersi in quattro ettari di verde) è stata confermata martedì sera nella riunione frazionale dalla stessa proprietaria dell’immobile (che appartiene alla famiglia Sontacchi) alla presenza del sindaco di Pergine Roberto Oss Emer, degli assessori Sergio Paoli e Franco Demozzi e del fiduciario Giorgio Slompo (confermato all’unanimità dalla trentina di residenti presenti).
L’assenza di un futuro per il Lido, che nel corso dell’ultima stagione estiva è stato più volte al centro delle cronache per i ripetuti vandalismi e danneggiamenti nella frazione compiuti durante le nottate da alcuni giovani (richiamati in zona anche dalla presenza del locale pubblico), è confermata anche dall’ultimo gestore.

«Ho garantito l’apertura del Lido negli ultimo otto anni - spiega Gianluca Valduga -: a fine 2015 è scaduto il contratto di gestione, che volontariamente non ho rinnovato. Ho combattuto contro le ripetute esondazioni del lago, i vari danni causati dagli allagamenti delle struttura, e le molte incomprensioni di autorità e residenti.

Si chiude sicuramente un periodo dove, accanto alla balneazione estiva (da sola insufficiente a sostenere i costi gestionali), si è cercato in vari modi di mantenere vivo e funzionale il locale in tutto l’arco dell’anno (serate a tema, corsi di ballo, disco pub). Per me è un’esperienza conclusa, ma per San Cristoforo è un’opportunità che viene meno, visto che il locale sapeva attrarre anche tanti turisti olandesi dei campeggi del lago e rappresentava una delle poche opportunità per l’animazione serale dei giovani di tutto il Trentino».
Difficile capire per ora se la struttura del Lido verrà riaperta in estate, almeno come solarium e spiaggia attrezzata (pare escluso un impegno diretto da parte dei proprietari), o se sarà individuato un nuovo gestore.

«La chiusura del Lido di San Cristoforo non è certo una bella notizia o un segnale incoraggiante per il rilancio turistico di San Cristoforo e dell’intero bacino della Valsugana - conferma anche il sindaco Roberto Oss Emer -: la tutela e salvaguardia dei residenti e delle spiagge locali è stata garantita anche da un nuovo sistema di videosorveglianza (sette le telecamere previste). Il Comune può fare la sua parte, ma senza il contributo degli operatori economici è difficile pensare ad un nuovo sviluppo e promozione della località. Negli anni è forse mancata una regia e un piano complessivo per il rilancio di San Cristoforo».

Un piano che in realtà era stato avviato, col «concorso di idee» lanciato dalla passata amministrazione comunale nel 2012-2013: oltre sessanta le proposte progettuali ricevute da tutta Italia. Ma non se n’è fatto nulla.

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